La Romagna toscana. Terra cara e amara - 9788868000295

La Romagna toscana. Terra cara e amara: Quando la Repubblica di Firenze, nel Trecento, sconfisse sui monti dell'Appennino le ultime resistenze alla nascita delle "Libertà Comunali" e si spinse in profondità in alcune valli della Romagna, si creò in queste valli una società fatta di gente di Romagna e cultura di Firenze. Forse nessuno pensava che si creasse in quel modo un cuscinetto di congiunzione tra Nord e Sud, Est e Ovest che si potesse considerare come una premessa dell'Unità d'Italia, di cui Firenze fu poi la prima capitale. Mentre gli ultimi montanari scesi da quei monti si vanno spegnendo come le candele delle chiese sparse sui poggi e nelle valli, si vuol ricordare in questo libro dedicato ai figli, nipoti e bisnipoti di quei rudi montanari, sparsi ora per le città e le campagne della Toscana e dell'Emilia, da Arezzo a Prato, da Pesaro a Bologna, che custodire la memoria delle proprie radici è un valore aggiunto, è voglia di vivere, è forza di libertà, e speranza del risveglio e della rinascita della Romagna toscana, auspicato in queste pagine.
When the Republic of Florence in the fourteenth century, defeated on the Apennine mountains the last resistance to the birth of the "communal freedom" and went so deep in some valleys of Romagna, was created in these valleys a company made of people of Romagna and culture of Florence. Perhaps no one thought it was created that way a buffer between North and South, East and West that could be regarded as a premise of the unification of Italy, when Florence was the capital first. While the last man got off those mounts are fading as the candles of the churches scattered on hills and in the valleys, we want to remember this book dedicated to children, grandchildren and great-grandchildren of those rudi montanari, scattered now for cities and countryside of Tuscany and Emilia, from Arezzo to Prato, from Pesaro in Bologna, who cherish the memory of their roots is an added value , you will to live, is force of freedom, and the hope of revival and rebirth of Tuscan Romagna, advocated in these pages.