Geografia e filosofia. Materiali di lavoro - 9788856849585

Geografia e filosofia. Materiali di lavoro: Nei nostri ricordi scolastici geografia e filosofia rappresentano mondi separati e lontani, che poco o nulla hanno a che fare l'uno con l'altro. La geografia ci riporta alle carte appese alle pareti delle aule e ad elenchi interminabili come quello degli affluenti di destra del Po. La filosofia al proprio tempo appreso col pensiero, al Cogito e agli imperativi categorici. Questa spartizione ha dietro di sé una lunga storia - che se non è lunghissima, è ancora viva e presente nella cultura contemporanea. Nonostante lo "spatial turn" registratosi nelle scienze sociali negli ultimi anni, la storia dei prestiti e delle contaminazioni tra discorso filosofico e discorso geografico attende ancora, in larga parte, di essere scritta. La responsabilità va ripartita in parti uguali tra filosofi e geografi. Questo lavoro parte infatti da una precisa ipotesi interpretativa: l'esplorazione conoscitiva e materiale della Terra, il tratto che più di ogni altro caratterizza l'epoca moderna e senza il quale non si darebbe globalizzazione, sarebbe stata impensabile senza le molteplici connessioni, interferenze e sovrapposizioni tra geografia e filosofia. Si tratta allora di ripensare il rapporto tra quelli che sono a tutti gli effetti dei dispositivi di produzione di immagini del mondo e di riportare alla luce alcune delle tappe più significative di un percorso comune così poco conosciuto: da Kant a Foucault, passando per Hegel, Marx e Heidegger.
School geography and philosophy in our memories are worlds apart and far, that have little or nothing to do with each other. The geography takes us back to the cards hanging on the walls of the classrooms and endless lists like that right tributary of the Po. The philosophy at the time learned in thought, the Cogito and categorical imperatives. This Division has a long history behind it-that if it is not very long, is still alive and present in contemporary culture. Despite the "spatial turn" which occurred in the social sciences in recent years, the history of loans and contaminations between philosophical discourse and geographical discourse is still largely to be written. Responsibility distributed equally among philosophers and geographers. This work starts from a specific interpretative hypotheses: cognitive and material exploration of the Earth, more than any other trait characterizes the modern era and without which it would give globalization, would have been unthinkable without the multiple connections, interference and overlap between geography and philosophy. It is then a question of rethinking the relationship between those who are in fact the world's imaging devices and bring to light some of the most significant stages of a common location so little known: from Kant to Foucault, passing by Hegel, Marx, and Heidegger.