Rime milanesi - 9788823512771

Rime milanesi: Pubblicate postume, a soli quattro anni dalla morte, da Giuseppe Parini e da Domenico Balestrieri, con l'aggiunta di un affettuosissimo elogio dell'autore del Mattino e del Mezzogiorno, le Rime milanesi di Carl'Antonio Tanzi (1710-1762), uno dei cinque «omenoni» della letteratura lombarda sei- e settecentesca, si situano sui piani alti della linea dialettale che da Carlo Maria Maggi conduce a Carlo Porta. Nate per la gran parte nell'ambito delle recite dell'Accademia dei Trasformati, di cui il poeta è segretario perpetuo, esse toccano temi leggeri e divertenti, come le comete o l'osteria; si sviluppano, in polemica con i vessilliferi di una visione cruscheggiante oramai di retroguardia, e nel nome della difesa delle tradizioni patrie le più vigorose e illustri, a partire da una sapiente ricerca nel lessico e nei modi di dire del dialetto lombardo e nelle espressioni gergali della malavita (straordinario il dialogo in lingua «furbesca» fra due ladri); indagano per la prima volta, facendo storia letteraria ante litteram, nel mondo popolare delle bosinate; e si avventurano nella critica severa dei vizi sociali (l'impostura, la spilorceria, le cerimonie e le caricature dei nobili) che nel medesimo torno di anni sta trovando il suo punto più alto di fusione nei primi due canti del Giorno. Dividendosi fra divertissement comico e parenesi, la poesia tanziana ha dunque intenti educativi e morali che la mettono, pur sotto un velo apparentemente conformistico, fra i documenti anticipatori del riformismo lombardo del Settecento.
Posthumously published, just four years after his death, by Giuseppe Parini and Domenico Balestrieri, with the addition of an affectionate eulogy of the author of Morning and South, the "Rime Milanese" by Carl'Antonio Tanzi (1710-1762), one of the five "omenoni" of Lombardy literature six- and eighteenth-century, are located on the upper floors of the dialect line that from Carlo Maria Maggi leads to Carlo Porta. Born for the most part in the performances of the Academy of Transformers, of which the poet is perpetual secretary, they touch on light and funny themes, such as comets or inn; they develop, in controversy with the banners of a crusading vision now of rearguard, and in the name of the defense of the most vigorous and illustrious traditions, starting from a wise research in the lexicon and in the ways of saying of the Lombard dialect and in the slang expressions of the underworld (extraordinary dialogue in the "stealth" language between two thieves); they investigate for the first time, making literary history ante litteram, in the popular world of the bosinates; and venture into the stern critique of social vices (the imposture, the spilorceria, the ceremonies and caricatures of the nobles) that in the same turn of years is finding its highest point of fusion in the first two songs of the Day. Divided between comic and Parenesese funissement, the tanziana poetry therefore has educational and moral intentions that put it, even under a seemingly conformist veil, among the pre-empt documents of the Lombard reformism of the eighteenth century.