La repubblica dei furbi. Oltre venti anni di piccole grandi furbizie - 9788897931218

La repubblica dei furbi. Oltre venti anni di piccole grandi furbizie: Oltre venti anni di piccole e grandi furbizie nel nostro Paese: storie di straordinaria furbizia e di truffa che, raccolte dalle cronache, abbiamo voluto riportare qui poiché assumono la pretesa di essere emblematiche del paese dei furbi; di certificare, in un certo qual modo, uno status. In Italia intere categorie del mondo economico, quand'anche classi sociali d'elite, si abbandonano al gioco del furbo. Il gioco del furbo ha una faretra dalle mille frecce, un campionario variegato il cui pendolo oscilla superando spesso il confine del lecito. Quest'Italietta alla ricerca d'una identità perduta, è un mix tra "Il Paese della cuccagna", fotografato da Matilde Serao e del "Paese delle canaglie" descritto da Sergej Esenin: il Belpaese, nonostante il sole e la natura, non più incontaminata, che sempre invochiamo come prodotti tipici, si è trasformato in Malpaese, contrada delle piccole e grandi illegalità. Non più una legione, ma un esercito senza condottieri, che avanza in ordine sparso, con libertà d'azione: libertà d'evasione fiscale, di truffare, libertà di rincorrere privilegi e status symbol, libertà di compiere l'abuso di ufficio, la concussione e la corruzione e quant'altro. Dove l'agio è correlato con il disagio, dove la memoria storica, fonte d'identità, è in evidente saldo passivo con il passato, dove anche la modernità si traduce solo in moda, in gadget. Dove prevale la società dell'indifferenza, che genera violenza, singola o di gruppo, dove persino il progetto, il sogno, l'utopia sono morti.
Over twenty years of clever things big and small in our country: stories of extraordinary cleverness and scam that, collected from the Chronicles, we wanted to bring back here since taking the claim to be emblematic of the country the smart; to certify, in a way, a status. In Italy entire categories of business, even if elite social classes, indulge in the game of cunning. Playing smart has a quiver of a thousand arrows, a sample varied whose pendulum swings often exceeding the boundary of permissible. Quest'Italietta looking for a lost identity, is a mix between "land of plenty", photographed by Matilde Serao and of the "Country of scoundrels" described by Sergei Yesenin: il Belpaese, despite the Sun and nature, no longer pristine, which always invoke him as typical products, became Savoy, the small and large illegality. No longer a Legion, but an army without generals, advancing in open order, with freedom to act: freedom of evasion, cheating, freedom to pursue the privileges and status symbol, freedom to take the abuse of Office, bribery and corruption and whatnot. Where comfort is correlated with discomfort, where historical memory, identity source, is in obvious deficit with the past, where modernity is translated only in fashion, gadgets. Where the society of indifference, which begets violence, individual or group, where even the project, dream, utopia are dead.