«Signor Maestro Onorandissimo». Imparare a scrivere lettere nella scuola italiana tra Otto e Novecento - 9788805074686

«Signor Maestro Onorandissimo». Imparare a scrivere lettere nella scuola italiana tra Otto e Novecento: Negli ultimi anni la lettera, un tempo indiscussa protagonista nei rapporti interpersonali, è stata sostituita da forme più moderne e tecnologiche di comunicazione scritta: posta elettronica, SMS, chatline, messaggi sui social network (da Facebook a Linkedln), cinguettii su Twitter, ecc. Il ricorso sempre più ampio a queste varie modalità comporta la condivisione di un codice di regole volte a disciplinare il rapporto tra utenti del web. Ne stanno scaturendo manuali e corsi di netiquette - neologismo traducibile come "galateo della rete" - presentati come una grande novità. Essi raccolgono l'eredità di quei galatei epistolari che la scuola italiana, dall'Unità al secondo Dopoguerra, si preoccupò di trasmettere ai propri studenti applicando il dettato dei programmi ministeriali. Questo è il primo lavoro che si confronta con tale pratica didattica, attraverso lo studio organico dei brani esemplari riprodotti nei manuali scolastici e nelle guide per insegnanti e, in misura minore, dei testi elaborati dagli alunni nei loro quaderni. Si tratta di un corpus di circa settecento lettere - di cui seicento analizzate anche con il software ATlas.ti - quasi tutte conservate presso il Museo dell'Educazione dell'Università di Padova. Le regole sintattiche e stilistiche, gli appellativi, le formule di saluto, gli argomenti affrontati sono tutti elementi che permettono di indagare i valori con cui una società voleva essere rappresentata.
In recent years the letter, once the undisputed star in interpersonal relationships, has been replaced by more modern and technological forms of written communication: email, SMS, chat, messages on social networks (from Facebook to Linkedin), Tweets on Twitter, etc. Increasingly large in these various ways involves sharing a code of rules governing the relationship between users of the web. They're flowing manuals and courses of netiquette-neologism translated as "network etiquette"--presented as big news. They collect the legacy of those galatei letters that the Italian school, from the drive to the second world war, was concerned to transmit to their students by applying the dictation of the ministerial system. This is the first work that confronts this teaching practice, through the study of organic brani specimens reproduced in textbooks and teachers ' guides and to a lesser extent, the texts prepared by the students in their notebooks. It is a corpus of about seven hundred letters-that XVII analyzed with the software ATlas. ti-almost all preserved at the Museum of education at the University of Padua. Syntactic and stylistic rules, the titles, salutations, the topics dealt with are all items that allow you to investigate the values with which a company wanted to be represented.