Quella notte all'Heysel - 9788820058418

Quella notte all'Heysel: Ci sono incubi che si travestono da sogni e quando poi ti accorgi dell'inganno è troppo tardi. E non puoi farci niente. Il 29 maggio 1985, allo stadio Heysel di Bruxelles, è un pomeriggio di luce e bandiere che sembra scandire alla perfezione il conto alla rovescia prima della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, la partita delle partite. Emilio ha diciotto anni e ce l'ha fatta: è lì, con il biglietto per entrare allo stadio, insieme all'amico di una vita, Giampiero. Oltre all'eccitazione e all'entusiasmo porta con sé un piccolo registratore e una cinepresa super 8, perché ha già deciso che da grande farà il giornalista. Nello stadio, tra canti e battiti di mani, c'è una chimica speciale che assomiglia a un incantesimo. "Bastò un click sull'interruttore a far svanire il calore di quel sole. A precipitarci nel gelo. Mani che di colpo ora servivano a proteggersi. Canti tramutati in urla. E bocche spalancate, nel settore Z, come respiratori d'emergenza. La curva, un girone dell'inferno. Poi il silenzio." Emilio Targia, sopravvissuto all'incubo di quella notte all'Heysel, racconta ciò che ha visto, che ha sentito, i suoi ricordi, fissati anche su una pellicola e su un nastro magnetico, e prova a sciogliere nell'inchiostro memoria, rabbia, dolore e paura. Per non dimenticare. Perché senza memoria saremmo luci spente. Prefazione di Sandro Veronesi. Postfazione di Antonio Cabrini.
There are nightmares that disguise themselves by dreams and when you notice the deception is too late. And you can't do anything about it. The May 29, 1985, Heysel Stadium in Brussels, is a light afternoon and flags seems perfectly paced the countdown before the Champions Cup final between Juventus and Liverpool, the match of the games. Emilio has eighteen and have it made: is there, with the ticket to enter the stadium, along with a friend, Giampiero life. In addition to the excitement and enthusiasm brings a small tape recorder and a super 8 camera, because he has already decided who will do the great journalist. In the stadium, singing and beats of hands, there's a special chemistry that looks like a spell. "Click on the switch Was to banish the warmth of the Sun. To hurry in frost. Hands that now strike served to protect themselves. Songs turned into screams. And gaping mouths, Z, as emergency breathing apparatus. The curve, a circle of hell. Then the silence. " Emilio Targia, survived the nightmare of that night at Heysel, tells what he saw, that he heard, his memories, even on a film set and on a magnetic tape, and try to dissolve in the ink memory, anger, grief and fear. Not to forget. Because without memory we'd be lights off. Preface by Sandro Veronesi. Afterword by Antonio Cabrini.