L'apocalisse - 9788887478631

L'apocalisse: «Come legge l'Apocalisse un regista? Probabilmente non si tratta in questo caso di un regista, ma del regista, per la sua speciale sensibilità avvinto dal tema. La risposta diretta di Tarkovskij è, appunto, assolutamente registica. L'Apocalisse è immagine. L'immagine per Tarkovskij è assoluta, giustamente asserisce che non è trattabile; l'interpretazione, al contrario di quel che accade con i simboli, non vi ha accesso. Dunque una pura epifania mutevole nella meraviglia del fedele. Sì, questo anche io avevo provato, questa teoria di immagini indipendenti dalla nostra analisi, che parlano di sé a se stesse recando tuttavia un messaggio. Ho perfino pensato a una inesplicabile cifra del divino che riflette se medesimo. Mi sentivo a disagio e incantato allo stesso tempo. Tempo per altro abolito in questa irrelata temporalità o assoluta in-temporalità delle immagini. Sono entrato subito in sintonia con il regista.» (Dalla Prefazione di Mario Luzi)
"How does a director read the Apocalypse? Probably it is not in this case a director, but the director, for his special sensitivity wrapped up in the theme. Tarkovsky's direct answer is, in fact, absolutely directorial. The Apocalypse is an image. The image for Tarkovsky is absolute, he rightly asserts that it is not negotiable; interpretation, contrary to what happens with symbols, does not have access to it. So a pure epiphany changing in the wonder of the faithful. Yes, this I had also tried, this theory of images independent of our analysis, which speak of themselves to themselves while carrying a message. I even thought of an inexplicable figure of the divine reflecting itself. I felt uncomfortable and enchanted at the same time. Time for other abolished in this uncontrolled temporality or absolute in-temporality of the images. I immediately got in tune with the director." (From the Preface by Mario Luzi)