Spazi (s)confinati. Puritanesimo e frontiera nell'immaginario americano - 9788872857908

Spazi (s)confinati. Puritanesimo e frontiera nell'immaginario americano: Se si legge la sterminata saggistica che ha scandagliato da ogni parte la cultura degli Stati Uniti d'America si rischia ai diventare schizofrenici. L'America sembra essere tutto e il contrario di tutto: progressiva e reazionaria, pacifista e imperialista, libertaria e autoritaria, ottimista e paranoica. Come è possibile? La tesi di questo libro è che una simile identità si fonda sullo spazio (non sul tempo, come in Europa) e, soprattutto, su due rappresentazioni opposte di esso: la prima, derivante dalla matrice della frontiera, vive sul a continua necessità di invenzione di nuove dimensioni spaziali allo scopo di risolvere i conflitti; la seconda invece, basata sulla matrice puritana, percepisce lo spazio vuoto come fonte del male e dunque opera ossessivamente per controllarlo, catalogarlo, misurarlo. È dall'incontro-scontro di questi due mondi che si concretizza quell'inconfondibile ed eccezionale immaginario che tutti oggi sappiamo immediatamente riconoscere, solo guardando un film o una serie televisiva, sfogliando le pagine di un fumetto o giocando con un videogame. Esso permea la politica (interna ed estera), le relazioni sociali, lo sviluppo tecnologico, la strategia economica, persino i nuovi media e il mondo del web.
If you read the endless non-fiction that probed from all over the culture of United States of America you are likely to become schizophrenic. America seems to be anything and everything: progressive and reactionary, pacifist and imperialist, libertarian and authoritarian, optimistic and paranoid. How is it possible? The thesis of this book is that such an identity is based on the space (not on time, as in Europe) and, above all, on two opposing representations of it: the first, deriving from the matrix of the frontier, lives on in constant need of inventing new spatial dimensions in order to resolve conflicts; the second one, based on the array Puritan, perceives white space as a source of evil and then obsessively work to control it, catalogue it, measure it. And the clash of these two worlds that came true that unmistakable and unique imagery that all we now know immediately recognize, just watching a movie or a tv show, flipping through the pages of a comic book or playing a video game. It permeates politics (domestic and foreign), social relationships, technological development, economic strategy, even new media and the world wide web.