Zaher e i suoi fratelli - 9788869000126

Zaher e i suoi fratelli: Vista dipinta su un cavalletto, la Bovisa è un reticolo di vie e piazze e alberi che formano un grande ciuffo sulle ventitré a Milano; cresciuto ribelle dai tempi della Gallia Cisalpina, misura quattordici stadi per otto. Girandola di vena in vena, di giorno dentro questa testona di balena si contano trentamila anime, una su cinque è di uno scienziato o un designer o un uomo d'affari, una su cinque di un ingegnere o un architetto o un aspirante tale. Di notte vi si vedono riposare ventimila corpi, uno su cinque è straniero, uno su cinquanta è senza tetto, gli altri sono impiegati e artigiani, qualche giovane professionista che vi ha trovato una casa a buon prezzo, tante famiglie di operai pensionati dalle fabbriche di quello che fu uno dei maggiori distretti produttivi mondiali e ora le ha tutte chiuse fuorché tre, piccine. È una città nella città che disegna da sé la lunga parabola dell'ascesa, caduta, reinvenzione dei quartieri urbani industriali europei e nordamericani.
View painted on an easel, the Bovisa is a grid of streets and squares and trees that form a large dollop on twenty-three in Milan; grown rebel since the Cisalpine Gaul, measuring 14 stadiums for eight. Swirl of vein venipuncture, during the day in this stubborn of whale counting thirty thousand souls, one in five is a scientist or a designer or a businessman, one in five of an engineer or an architect or an aspiring one. At night one sees rest twenty thousand bodies, one in five is a foreigner, one in fifty is homeless, others are clerks and craftsmen, some young professional who has found a home at a good price, so many families of retired workers from the factories of what was a major world manufacturing districts and now have all closed except three , children. And a city within a city that draws from the long parable of the rise, fall, reinvention of industrial urban areas in Europe and North America.