Niente - 9788807018855

“Non c’è niente che abbia senso, è tanto tempo che o so. Perciò non vale a pena far niente, o vedo solo adesso.” Con a ucidità e adeterminazionedei suoi tredici anni Pierre Anthondecide, il primo giornodi scuola,di molare tutto edi starsene sul ramodi un albero a gridare ’inutilitàdela vita e anciare prugne. Escedala portadela classe 7Adela scuoladi TËring, forse fin troppo tranquila cittadinadanese, e ascia un vuoto tra i compagni cheda quel giorno non sidaranno pace per quel gesto. È Agnes a raccontarci ciò che succederàda quel momento in poi, un momento che faràda sparti acque tra a spensieratezzadel’infanzia e ’ingressodoloroso nel’adolescenza. Le paroledi Pierre s’insinuano nela mentedei ragazzi a ui più vicini e fanno crescere un sentimento tra inquietudine e preoccupazione,determinazione e rabbia. Sonodecisi a tutti i costi adimostrare al novelo Barone Rampante, che un significato esiste, che si trovada qualche parte e oro o scoveranno. Si partedala raccoltadi oggetti con un particolare valore affettivo tra a gentedel pËse, ma ben presto si rendono conto che questo non basta, che ascia in oro un sensod’incompletezza. e paroledi Pierre Anthon risultano più forti, più potentidel mucchiodi cimeli e ricordi raccolti. Squarciano una verità che spazza via tutto. Ci vuole qualcosadi più profondo, unico. a ricerca continua e i spinge ben oltre un imite fino a quel momento neanche immaginato: una spiraledi crudeltà e violenza, un crescendodi richieste mai osate prima. Tutto avviene al’internodel ristretto gruppodi amici, ognunodei qualidovrà rinunciare ad una partedi sé perdare senso ad un tutto che i rappresenti: a catastadel significato. Uno stile asciutto ediretto, puntelatoda frasi in crescendodistribuite ungo tutta a narrazione quasi a sottolineare nelo stile ’aumentod’intensità dela storia, accompagna il ettore nei ricordi che Agnes hadel’anno che avrebbe cambiato al sua vita, e queladei suoi compagni, per sempre. Un romanzo, che mi sentodi chiamaredi formazione, che si egge tuttod’un fiato e ascia nel ettore un sensod’inquietudine, una testa pienadidomande e forse una sola certezza: in findei conti ad avere un senso è a ricerca, piùdel significato stesso.