L'Officina della pace. Potere, conflitto e cooperazione - 9788884928139

L'Officina della pace. Potere, conflitto e cooperazione: Nelle relazioni tra persone o con le istituzioni non manchiamo mai di domandarci, perplessi: Chi decide? Chi subisce? E subito dopo: Come nasce il potere? Perché si obbedisce? Ma anche: C'è in fondo un potere positivo? E infine, con speranza: nonostante la inevitabilità di conflitti e le controsemantiche distorsive del potere, c'è uno spazio della vita sociale nel quale il "prendersi cura di', impregnato di amore e altruismo, si trasformi in una vera cooperazione anziché disperdersi in un inconcludente 'buonismo"? A questi interrogativi il volume risponde con approcci differenti (antropologia, sociologia, storia, filosofia, psicologia) in un accorto dialogo che, infine, è la fucina dove viene forgiata una tripletta di 'arnesi' (potere, conflitto, cooperazione) essenziali per costruire la società ideale che vorremmo abitare. Tra gli argomenti discussi: teoria 'imperfetta' della pace, etica delle competenze umane a 'far vari tipi di pace' e a disapprendere la violenza, mediazione familiare per la salvaguardia dei diritti dei minori, cooperazione paritetica allo sviluppo fra Paesi dal potere economico squilibrato, associazionismo giovanile e costruzione di un'autorità positiva, indulgenza verso la guerra e 'forza' della nonviolenza, ruolo dei mediatori sociali nell'empowerment del legame solidale, lotta per lo spazio fra residenti e immigrati.
In relations between people or institutions we never miss to ask ourselves, perplexed: who decides? Those who suffer? And thereupon: where does the power? Because you obey? But even so there's basically a positive power? And finally, with hope: despite the inevitability of conflicts and distorting power controsemantiche, there is a space of social life in which the "taking care of ', full of love and selflessness, turning into a genuine cooperation rather than disperse in an inconclusive ' doing good"? To these questions the volume responds with different approaches (Anthropology, sociology, history, philosophy, psychology) in a shrewd dialogue that, finally, is the forge where is forged a hat-trick of ' tools ' (power, conflict, cooperation) essential to build the ideal society that we live in. Among the topics discussed: theory is flawed ' peace, ethics of human skills to make various types of peace ' and to unlearn the violence, family mediation for the protection of children's rights, joint development cooperation among Countries from unbalanced economic power, youth associations and building a positive authority indulgence towards war and ' strength ' of nonviolence, social role of mediators in empowerment of solidarity bond , fighting for space between residents and immigrants.