D'Annunzio e il caso Fiume - 9788831784825

D'Annunzio e il caso Fiume: Scritto nel 1919 contro Gabriele d'Annunzio agli inizi dell'impresa adriatica, "D'Annunzio e il caso Fiume" è un incalzante pamphlet di un giovanissimo Dino Terra, che - appena sedicenne e usando ancora il suo nome di battesimo, Armando Simonetti - attacca il vate sulla falsariga della trama concettuale del "Caso Wagner" di Nietzsche, fatto conoscere in Italia proprio da d'Annunzio nel 1893. Rigore filosofico e passione civile muovono la visione di Terra, che irrompe nel Novecento con ampio sapere e la precoce scelta di perseguire un'arte che sia anche conoscenza. Nel rifiutare l'estetismo di d'Annunzio in poesia e in politica, nell'accusarlo di «misticismo» e della carenza di una «profonda intuizione etica» a ispirarne l'azione di Fiume di cui è preconizzato il fallimento, Terra esprime un amore-odio per d'Annunzio proprio anche di tutta una generazione, che vuole distanziarsi dai "padri" e si affaccia alla letteratura e alla politica chiedendosi quale nuovo nesso possa essere stabilito fra le due. "D'Annunzio e il caso Fiume" è così lo specchio doppio dei nodi di una società e una cultura intere nel momento dei loro più laceranti fermenti.
Written in 1919 against Gabriele d'Annunzio at the beginning of the Adriatic enterprise, "D'Annunzio and the River Case" is a pressing pamphlet by a very young Dino Terra, who - just sixteen years old and still using his first name, Armando Simonetti - attacks the vate on the along the lines of the conceptual plot of Nietzsche's "Caso Wagner", made known in Italy by d'Annunzio in 1893. Philosophical rigor and civil passion move the vision of Earth, which breaks into the twentieth century with extensive knowledge and the early choice to pursue an art that is also knowledge. In rejecting d'Annunzio's aesthetics in poetry and politics, in accusing him of "mysticism" and the lack of a "deep ethical intuition" to inspire the action of River whose failure is preconcised, Terra expresses a love-hate for d'Annunzio own even of a whole generation, which wants to distance itself from the "fathers" and faces literature and politics wondering what new nexus can be established between the two. "D'Annunzio and the River Case" is thus the double mirror of the knots of a whole society and culture at the time of their most lacerating ferments.