«Vincasi o per fortuna o per ingegno». Il gioco d'azzardo nella letteratura - 9788861944329

«Vincasi o per fortuna o per ingegno». Il gioco d'azzardo nella letteratura: Nessun uomo è esente dalla febbre del gioco d'azzardo, che si insinua sottilmente e poi irrompe con una forza inarrestabile. Dal gioco medievale della zara alla moderna roulette e al poker, l'azzardo ha colpito e colpisce uomini d'ogni estrazione e tempo. L'antologia intende offrire uno spaccato, non esaustivo, di come l'uomo si è avvicinato al gioco d'azzardo in epoche e culture diverse. Da Boncompagno da Signa a Rabelais, da Goldoni a Parini a Ian Fleming, l'ideatore dell'agente segreto 007, nella prosa, nel teatro e nella poesia moltissimi scrittori si sono cimentati con questo tema, disegnando le varie sfaccettature del giocatore e del suo vizio. Alcuni, come Dostoevskij o Landolfi, sono stati accaniti giocatori loro stessi e hanno potuto maturare una visione "dall'interno" della febbre del gioco. Ogni brano prescelto è introdotto da un cappello che delinea le coordinate storico-culturali dell'opera da cui è tratto, ed è corredato di note a piè di pagina che spiegano, soprattutto per i testi più antichi, termini ed espressioni arcaiche o comunque di uso non comune.
No man is exempt from the fever of gambling, which subtly creeps in and then bursts in with unstoppable force. From medieval zara game to modern roulette and poker, gambling has struck and affects men of all backgrounds and time. The anthology aims to offer an insight, not exhaustive, of how man has approached gambling in different eras and cultures. From Boncompagno da Signa to Rabelais, from Goldoni to Parini to Ian Fleming, the creator of the secret agent 007, in prose, theatre and poetry many writers have tried this theme, drawing the various facets of the player and his vice. Some, such as Dostoyevsky or Landolfi, have been avid players themselves and have been able to develop an "inside" view of the fever of the game. Each chosen piece is introduced by a hat that outlines the historical-cultural coordinates of the work from which it is drawn, and is accompanied by footnotes that explain, especially for the oldest texts, archaic terms and expressions or otherwise of uncommon use.