Il cuore perduto dell'Asia - 9788879289092

Il cuore perduto dell'Asia: All'indomani della caduta del colosso sovietico e dell'indipendenza delle cinque repubbliche centro-asiatiche, Colin Thubron intraprende un lungo viaggio tra le rovine ancora fumanti di uno dei più grandi imperi dell'era moderna. Seguendo l'antichissima Via della seta, calcando le orme di Tamerlano, respirando la venerazione dei molti santi musulmani, l'autore si divide tra la contemplazione delle malridotte vestigia di una storia gloriosa e remota, l'osservazione degli ingombranti monumenti del recente passato e, soprattutto, l'attento ascolto delle voci di chi si è trovato tra le mani la pesante eredità che questa storia e questo passato rappresentano. Come usciti dallo sfondo scuro di una quinta teatrale, studenti, operai, autisti, delinquenti, persone comuni si lasciano sedurre dalla curiosità del viaggiatore, e confidano tutta la loro angoscia per un presente incerto, pesantemente segnato da un'identità tutta da reinventare, ora che non c'è più una Grande Madre Russia in cui riconoscersi... Ne nasce un diario di viaggio acuto, dettagliatissimo e al contempo surreale, come surreale è la luce che investe e bagna questi deserti, questi fiumi, questi laghi e queste montagne che si risvegliano al mondo orfani di una storia e timorosi del futuro.
In the aftermath of the fall of the Soviet Colossus and the independence of the five Central Asian republics, Colin Thubron embarks on a long journey through the still smoking ruins of one of the greatest empires of the modern era. Following the ancient Silk Road, following in the footsteps of Tamerlane, breathing the veneration of many Muslim Saints, the author divides her time between the contemplation of farmhouses were vestiges of a glorious history and remote, the observation of bulky monuments of the recent past and, especially, the attentive listening to the voices of those who have found in his hands the heavy legacy that this story and this passed represent. How to come out from the dark background of a theatrical backdrop, students, workers, drivers, Crooks, ordinary people let themselves be seduced by the curiosity of the traveller, and confide their anguish over an uncertain present, heavily marked by an identity to reinvent, now that there is no longer a great mother Russia where recognize ... The result is a travelogue sharper, very detailed and surreal, like surreal is the light that invests and bathes these deserts, these rivers, these lakes and these mountains that they awaken in the world orphans of a story and fearful of the future.