Ar'geddon. Kendar's battle. Ediz. italiana - 9788894920376

Ar'geddon. Kendar's battle. Ediz. italiana: "Ar'Geddon" può essere letto come romanzo di evasione in veste di fantascienza avventurosa con caratterizzazioni semplici di personaggi: alla fine i buoni vincono e i cattivi perdono e vengono puniti, ma non è solo questo. I personaggi vengono descritti con la stessa minuziosità che tratteggia i paesaggi e gli scenari della storia, ma per ognuno le tinte usate sono quelle dell'arcobaleno. Nessuno di questi è di un solo colore: il messaggio tra le righe dice che tra il bianco e il nero esiste una serie infinita di tonalità e che nessuno è completamente buono o completamente cattivo. Questo concetto viene ripetuto man mano ci si addentra nella lettura: il personaggio "cattivo" rappresentato da Sua Eccellenza Magnifica, insensibile e stolido, incurante della vita altrui, tronfio e stupidamente arrogante, acquista tinte umane quando ricorda i compagni della sua infanzia e rivela la sofferenza che prova per la loro perdita, rivelandosi patetico alla fine del romanzo quando, da cinico Signore Assoluto, è braccato e cerca di sfuggire alla fine imminente e ineluttabile per un lieto (per altri) fine.
"Ar'Geddon" can be read as escapist fiction as science fiction adventure with simple characterizations of characters: in the end, the good guys win and the bad guys lose and are punished, but not only that. The characters are described with the same meticulousness that outlines the landscapes and scenery of the story, but for each of the colors used are those of the Rainbow. None of these is a single color: the message between the lines says that between black and white there is an endless array of shades and that no one is completely good or completely evil. This concept is repeated as we enter into reading: the "bad" character represented by His Excellency Magnificent, numb and stolid, heedless of the lives of others, smug and stupidly arrogant, buy human tints when recalls his childhood companions and reveals the pain he feels for their loss, making pathetic at the end of the novel when, from cynical absolute Lord, is hunted down and trying to escape the imminent and inevitable end to a happy (for other) end.