Autobus 63. Viaggio sentimentale nella grande crisi italiana - 9788898620364

Autobus 63. Viaggio sentimentale nella grande crisi italiana: Il protagonista di questo viaggio sentimentale per le strade di una Roma immersa nella grande bruttezza del "Disastro Capitale" e per i corridoi del Palazzo è un intellettuale deluso, un patriota mimetizzato nella normalità della borghesia che prova a mostrarci il ritratto umano della crisi economica e civile, usando volti e non numeri, storie e non serie economiche. Perché la crisi, vista dal sedile di un autobus o per le strade della città, non è un rebus per economisti, ma una peste moderna che contagia gli animi e corrode le speranze delle persone. La nuova politica, populista e dilettante, non serve più, la gente è stata abbandonata a se stessa e la crisi si agita dentro i nostri mondi, pubblici e privati, come una divinità vendicativa che chiede sacrifici e miete vittime, nell'indifferenza dei carnefici e delle stesse vittime. Ne emerge il ritratto di un Palazzo richiuso in sé stesso che nulla sa di quanto avviene nella società e di un paesaggio sociale ben poco coeso in cui la nuova solitudine ha preso il posto della socialità e della solidarietà.
The protagonist of this sentimental journey through the streets of Rome, immersed in the great ugliness of "disaster" and the halls of the Palace is an intellectual disappointed, a Patriot camouflaged in the normality of the bourgeoisie who tries to show us the human portrait of the civil and economic crisis, using faces and not numbers, stories and not economic series. Because the crisis, seen from a bus seat or on the streets of the city, it is not a puzzle for economists, but a modern plague that infects the minds and corrode the hopes of the people. The new policy, populist and amateur, is no longer needed, people were abandoned to itself and the crisis stirs in our worlds, both public and private, as a God of vengeance that asks sacrifices and heinous, the perpetrators ' indifference and victims. What emerges is the portrait of a building collapsed in itself which knows nothing of what goes on in society and a little cohesive social landscape in which new solitude took the place of sociality and solidarity.