Come mi batte forte il tuo cuore. Storia di mio padre - 9788806198886

Come mi batte forte il tuo cuore. Storia di mio padre: Walter Tobagi è morto il 28 maggio 1980, gli hanno sparato alcuni membri di una semisconosciuta formazione terroristica di sinistra, la "Brigata XXVIII marzo". Tobagi era un giornalista del "Corriere della Sera", era uno storico e il presidente del sindacato dei giornalisti lombardi. Quando è morto aveva trentatré anni, il figlio Luca sette, Benedetta tre. Si può dire che Benedetta non ha conosciuto il padre, di lui conserva solo alcuni fotogrammi di ricordo e una grande incolmabile mancanza. Una volta cresciuta ha deciso di andare alla scoperta di questo padre immensamente amato, e ha provato a raccogliere ogni sua traccia. Ha scavato fra le carte pubbliche e professionali come fra quelle più intime e private, fra i libri letti e annotati, gli articoli, le pagine del diario, le lettere sentimentali. Ha ascoltato i ricordi di chi lo ha conosciuto: amici, familiari, politici, colleghi, la gente che lo ha incontrato solo di passaggio. Ha raccolto l'eredità, gli insegnamenti e le massime di vita del nonno Ulderico (che dalle povere campagne dell'Umbria si era spostato a Milano per garantire un futuro diverso all'unico figlio) sapendo leggere oltre le poche parole che lui era solito pronunciare. Le parole di un uomo forte e orgoglioso che ha seguito tutti gli appuntamenti di un lungo e a volte incomprensibile processo contro gli assassini del figlio. Benedetta ha letto e studiato tutti gli atti processuali, con rabbia, amarezza e tanta voglia di capire un periodo complesso come gli anni Settanta.
Walter Tobagi died on May 28, 1980, shot some members of a little-known leftist terrorist training, the "Brigade 28TH March". Tobagi was a journalist of the Corriere della Sera, was a historian and President of the journalists ' Union. When he died he had thirty-three years, seven, blessed their son Luca three. You can tell that Blessed did not know his father, he retains only a few frames of memory and a large unbridgeable gap. Once grown decided to explore this father immensely loved, and tried to collect every trace. He dug among the public and professional cards as among those most intimate and private, between the books read and annotated, articles, journal pages, sentimental letters. He listened to the memories of those who knew him: friends, family members, politicians, colleagues, people who met him only in passing. He gathered the legacy, the teachings and maxims of Grandpa's life Ulderico (which from the poor countryside of Umbria had moved to Milan to guarantee a different future to the only son) knowing read beyond the few words that he used to say. The words of a man strong and proud that he followed all the appointments of a long and sometimes incomprehensible trial against the murderers of my son. Blessed has read and studied all pleadings, with anger, bitterness and the desire to understand a complex period as the 1970s.