La scuola, le api e le formiche. Come salvare l'educazione dalle ossessioni normative - 9788868434038

La scuola, le api e le formiche. Come salvare l'educazione dalle ossessioni normative: La "Buona scuola" è una riforma mancata, ma una riforma mancata non è affatto innocua. Essa delude per la scarsità di proposte davvero innovative e va ad alimentare la sfiducia per gli insuccessi di tutte le leggi approvate nell'ultimo ventennio. Ha il difetto di complicare la vita delle scuole senza risolverne i problemi strutturali: la diseguaglianza nell'accesso e nell'esito dell'istruzione, soprattutto nel Mezzogiorno; la struttura dei cicli vecchia e ridondante, che costringe i giovani a rimanere a scuola un anno in più, perdendo nelle superiori i buoni risultati raggiunti dalle elementari; la regressione degli apprendimenti negli adulti che colloca l'Italia agli ultimi posti, altro che "superpotenza" culturale. Ci si poteva attendere una risposta coraggiosa a tali questioni da una classe politica giovane che ha mostrato una volontà di cambiamento. Invece, si è scelto di procedere lungo la strada già tracciata dai governi precedenti. All'enfasi comunicativa sulle riforme epocali sono seguite sempre alluvioni normative che hanno ostacolato le migliori esperienze didattiche. Nei venti anni di tentativi si sono sedimentati luoghi comuni e vincoli ideologici che hanno frenato fino a oggi una vera azione riformatrice. Se ne discute in queste pagine suggerendo una via d'uscita difficile e ancora incerta, ma alla ricerca di un diverso discorso di riforma, che coinvolga le energie e le intelligenze migliori di cui il nostro sistema dell'istruzione dispone.
The "good school" is a failure to reform, but reform failure is not harmless. It disappoints because of the scarcity of truly innovative proposals and feeds the distrust to the failures of all laws passed in the last two decades. Has the disadvantage of complicating the lives of schools without structural problems with: inequality in access and outcome of education, especially in the South; the old cycles and redundant structure, which forces young people to stay in school one more year, losing in the greater the good results achieved by elementary; the regression of learning in adults that puts Italy on the latest posts, other than "superpower" culture. You could wait for a courageous response to these issues from a political class young man who showed a willingness to change. Instead, you chose to continue along the path already mapped out by previous Governments. The emphasis on reforms always floods followed epochal communication regulations that hindered the best educational experiences. In the twenty years of trying have ideological constraints that have sedimented clich??s and curbed until today a real action for reform. It is discussed in these pages, suggesting a way out of this difficult and uncertain, but looking for a different speech for reform, involving the energies and the best intelligence that our education system has.