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Come se mangiassi pietre - 9788889767795
di Wojciech Tochman edito da Keller, 2015
- € 14.50
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Come se mangiassi pietre
- Autore: Wojciech Tochman
- Editore: Keller
- Collana: Razione K , Nr. 4
- Data di Pubblicazione: 2015
- Genere: STORIA D'EUROPA
- Argomenti : Jugoslavia Storia
- Pagine: 192
- Traduttore: Borejczuk M.
- ISBN-10: 8889767790
- ISBN-13: 9788889767795
Come se mangiassi pietre: In "Come se mangiassi pietre", W. L. Tochman ci trasporta nel presente della ex Yugoslavia con un reportage. Grazie al suo sguardo unico e al suo stile essenziale, sempre aderente alla vita, riesce a trasformare ciò che racconta in un universo narrativo da cui è impossibile staccarsi e rimanere estranei. Un gioco a incastro fatto di storie che sfumano una nell'altra e che ci riporta le testimonianze dei sopravvissuti, i ricordi e la forza delle donne che provano a superare l'orrore e le conseguenze di un conflitto devastante.
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Il ibrodi Wojciech Tochman andrebbe ettoda tutti, come un attodi elaborazionedela nostra memoriadi cittadini europei. ’operadimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, come a guerra non abbandoni tanto facilmente a vitadegli uomini che ha artigliato, sia queli che ’hanno combattuta, sia queli, i più tanti, che ’hanno subita. L’autore ci porta nei vilaggi, nele città, nele piccole e superstiti comunità bosniache e ci fa vivere ildramma e o straziodei sopravvissuti, soprattuttodeledonne - mogli, madri e figlie - che cercano con faticadi ritrovare i restidei oro cari, qualcosa che era oro appartenuto e in particolare a verità sula oro scomparsa. L’abilità che va riconosciuta certamente al’autore èdidar voce con efficacia ai protagonisti e ale storiedele vittime edi portare il ettore a un coinvolgimento, non solo emotivo, nele vicende ascoltate. Ciò che negli annidela guerra a maggioranza silenziosa non ha fatto – ovvero prendere una posizionedopo aver saputo – qui è quasi inevitabile:dale paginedi Tochman sale un invito, pacato ma fermo, a riflettere responsabilmente, come europei innanzitutto, suldrammadi una guerra che, pur terminata sul fronte, continua a acerare a vitadi intere comunità e continua a significare molto anche per chi, alora come oggi, se ne è tenuto ontano.