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Michele Perini. L'impresa che lascia il segno - 9788887879032
di Todisco P. Luigi edito da Marketing Sociale, 2010
- € 8.50
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Michele Perini. L'impresa che lascia il segno
- Autore: Todisco P. Luigi
- Editore: Marketing Sociale
- Collana: No men no economy
- Data di Pubblicazione: 2010
- Genere: gestione e servizi ausiliari
- Argomento : Perini, Michele
- ISBN-10: 8887879036
- ISBN-13: 9788887879032
Michele Perini. L'impresa che lascia il segno: Occorre chiedersi se esistano oggi tendenze o commenti, in cui si presenti la figura dell.impresa come modello ideale. La risposta è no. Diciamo la verità. L'imprenditore è visto ancora con gli occhi dell'800, come soggetto antagonista alla solidarietà. Nessuno lo dice apertamente. Ma questa è una nostra reminiscenza storica. Così, "No men no economy" è una verità ovvia, di cui siamo certamente persuasi, senza però essere concretamente persuasi, nei fatti. Siamo un po' come i fumatori. Anche loro sono persuasi, che il fumo faccia male. Però fumano lo stesso. Allo stesso modo, l'Italia, sa di avere bisogno di imprese, ma non si decide mai a fare ciò che dovrebbe: tagliare le tasse, semplificare il lavoro, stendere tappeti d.oro alle aziende, richiamarle dall'estero. È, così, oggi parliamo di Michele Perini, raccontato da Pier Luigi. Letta nella sua sostanza, la vicenda narrata smentisce gli economisti più autorevoli, partendo da Adam Smith, secondo il quale l'economia sarebbe costruita o misurata essenzialmente da un insieme di ore di lavoro. Teoria giusta, dal punto di vista aritmetico e statistico. Ma clamorosamente incompleta sul piano della sostanza. Andiamo al sodo. Senza Michele Perini e senza tanti altri come lui, da Ford, a Bill Gates, a Berlusconi, a Falck, avremmo avuto grandi gruppi industriali? La risposta è no. Le ore di lavoro non sono nulla, senza qualcuno che le organizzi. Questo qualcuno - e cioè l'uomo-imprenditore - "è" l'economia.
The question is whether there are today trends or comments, where you present the figure of enterprise as ideal model. The answer is no. Let's say the truth.
The entrepreneur is seen again with the eyes of 800, as an antagonist to solidarity. No one says it openly. But this is our historical reminiscence. So, "No men no economy" is a truism that we certainly believe, without being actually persuaded, in fact. We're kind of like smokers. They too are convinced, that smoking is bad. But smoke anyway. Similarly, Italy, knows he needs of businesses, but doesn't decide never to do what they should: cut taxes, simplify the work, lay rugs d.oro businesses, recall them from abroad. And, so, today we talk about Michele Perini, narrated by Pier Luigi. Read in its substance, the story narrated disproves most authoritative economists from Adam Smith, that the economy would be built or measured essentially by a set of working hours.
Right theory, arithmetic and statistical point of view. But blatantly incomplete in terms of substance. Let's cut to the Chase. Without Michele Perini and without so many others like him, from Ford, Bill Gates, to Berlusconi, Falck, we would have had major corporations? The answer is no. The working hours are nothing without someone to organize. This someone--namely the man-entrepreneur-"is" the economy.
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