Gli altri vivono in noi, e noi viviamo in loro. Saggi 1938-2008 - 9788811602095

Gli altri vivono in noi, e noi viviamo in loro. Saggi 1938-2008: Il volume raccoglie i saggi più significativi scritti da Tzvetan Todorov nell'arco degli ultimi venticinque anni. È la summa di un intellettuale di enorme prestigio e autorevolezza, che affronta i temi centrali della sua opera. Giovane e brillante studioso approdato nel 1960 a Parigi dalla Bulgaria sovietica, Todorov si è subito affermato come teorico della letteratura, usando gli strumenti dello strutturalismo e della semiotica. Ha poi dedicato saggi fondamentali alla scoperta dell'America e al rapporto-scontro con l'Altro. La sua riflessione si è poi concentrata sul rapporto tra l'etica e la storia nell'era dei totalitarismi. Negli ultimi anni, ha condotto una lucida riflessione politica sul ruolo e sul futuro dell'Europa tra globalizzazione e migrazioni; e al tempo stesso ha continuato a occuparsi dei capolavori della letteratura e dei loro autori. Attraverso un itinerario personale che illumina gli oggetti della sua riflessione (da Aron a Goethe, da Primo Levi a Mozart, da Stendhal a Beckett, passando per uno "Stalin visto da vicino" e una riflessione su "Artisti e dittatori"), Todorov traccia un affascinante autoritratto. Facendoci incontrare i libri e gli autori che si nascondono dietro di essi, "Gli altri vivono in noi, e noi viviamo in loro" ci trasmette la saggezza di un umanesimo segnato dall'incontro con il male, che tuttavia evita rassegnazione e pessimismo.
This volume brings together the most important books written by Tzvetan Todorov within the past twenty-five years. Is the sum of an intellectual of enormous prestige and authority, which faces the central themes of his work. Brilliant young scholar arrived in Paris from 1960 Soviet Bulgaria, Todorov has quickly established itself as a theorist of literature, using the tools of structuralism and Semiotics. He then dedicated key essays to the discovery of America and the relationship-clash with each other. Her reflection was then focused on the relationship between ethics and history in the era of totalitarianism. In recent years, led a polished political reflection on the role and the future of Europe between globalization and migration; and at the same time continued to look after the masterpieces of literature and their authors. Through a personal itinerary that illuminates objects of his reflection (by Aron to Goethe, by Primo Levi in Mozart, from Stendhal to Beckett, via a "Stalin saw closely" and a reflection on "Artists and dictators '), Todorov draws a fascinating self-portrait. Letting us meet the books and authors that are hiding behind them, "others dwelling within us, and we live in them" transmits to us the wisdom of a humanism marked by the encounter with the evil, which nevertheless avoids resignation and pessimism.