Chiamate in attesa - 9788834331880

Chiamate in attesa: Che cosa hanno in comune Hannah Arendt e Springsteen? Pasolini e le librerie d'occasione di Bogotà? I graffiti di Pompei e la farfalla Monarca a rischio di estinzione? Stanno tutti, da protagonisti e portatori di senso, in questo piccolo libro che in realtà è una vera e propria miniera di spunti per vivere con gusto la normalità di ogni giorno: la grazia dell'istante accolto per quello che è, l'esperienza della casa, il possesso e l'uso delle cose, l'arte di perdere tempo giocando, la capacità di condividere il silenzio, il sapore dell'infanzia, la sapienza dei percorsi tortuosi, la libertà di abitare il presente e incontrare le sue voci, il sale della vita nelle piccole gioie. Ancora una volta José Tolentino Mendonça, il teologo poeta portoghese, non ci delude e ci aiuta ad aprirci alle domande esistenziali, quelle che spesso non riusciamo neppure a formulare con le parole; a lasciarle agire dentro di noi come un dono che ci è dato e non come l'ombra di un debito verso noi stessi. Come ?chiamate in attesa', appunto: le più preziose, quelle che aprono un varco per congiungere l'istante di adesso a ciò che è da sempre, per unire la semplice parte che vediamo alla totalità che non riusciamo a vedere.
What do Hannah Arendt and Springsteen have in common? Pasolini and the time libraries of Bogota? Pompeii graffiti and the endangered Monarch butterfly? They are all, as protagonists and bearers of meaning, in this small book that is actually a real mine of ideas to live with gusto the normality of every day: the grace of the moment welcomed for what it is, the experience of the house, the possession and use of things, the art of wasting time playing, the ability to share silence, the taste of childhood, the wisdom of the winding paths, the freedom to inhabit the present and meet its voices, the salt of life in small joys. Once again José Tolentino Mendona, the Portuguese poet theologian, does not disappoint us and helps us to open ourselves to existential questions, those that we often fail to even formulate with words; to let them act within us as a gift that is given to us and not as the shadow of a debt to ourselves. As 'calls waiting', precisely: the most precious, those that open a gap to join the moment of now to what it has always been, to unite the simple part that we see to the totality that we can not see.