Elogio della sete - 9788834335604

Elogio della sete: Tutti sanno cosa vuol dire avere sete. È un'esperienza comune a ogni essere vivente, eppure possiede molteplici sfaccettature. Rimanda a significati di concretezza fisiologica come di tensione simbolica. Dice di bisogni e di desideri. Di vuoto e di slancio verso il pieno. Di tristezza e di morte come di ricerca attiva della freschezza di una sorgente. Avere sete e dissetarsi: di questo parla José Tolentino Mendonça nelle sue riflessioni che hanno guidato gli esercizi spirituali nel tempo di Quaresima per papa Francesco e la Curia romana, e che ora sono qui raccolte. C'è la sete vera, quella delle periferie del mondo, la sete di cui si muore, e c'è la sete che è dolore dell'anima, vulnerabilità estrema di una vita che non trova via d'uscita. C'è la sete che è malattia dell'essere sempre insoddisfatti, prigionieri della mercificazione del desiderio, ma c'è anche la sete che fa muovere, che diventa spinta per un nuovo viaggio esistenziale. È soprattutto questo, l'opportunità di crescita umana e spirituale offerta dalla sete, che a Tolentino preme sottolineare, ricercandone le tracce nelle Scritture come nella letteratura e nella poesia. Dalla samaritana che nel dialogo con Gesù scopre che non è dell'acqua del pozzo che ha sete, al desiderio di vedere il volto di Dio come sete viscerale di tutto il creato; dalla sete del Crocifisso che è sete degli uomini, alla beatitudine della sete che amplifica il nostro desiderio, la nostra ricerca di Dio. Fino alla scoperta del dono che la sete ci fa, l'acqua viva dello Spirito, e alla consolazione senza pari che proviamo nell'abbraccio de
Everyone knows what it means to be thirsty. It is an experience common to every living thing, yet has many facets. Refers to voltage concretness physiological meanings as symbolic. Says he needs and desires. Momentum towards full and vacuum. Of sadness and death as active search of the freshness of a source. Be thirsty and drink: this speaks Jos?? Tolentino Mendon??a in his reflections which guided the spiritual exercises during lent for the Pope and the Roman Curia, and who now are collected here. There is a real thirst in the suburbs of the world, thirst that you die, and there's a thirst that is pain of the soul, the extreme vulnerability of a life that has no way out. There's a thirst that is disease of being always unsatisfied, prisoners of the commodification of desire, but there's also the thirst which moves, which gets boost for a new journey in life. It is above all this, the human and spiritual growth opportunities offered by thirst, which in Tolentino would stress, researching the traces in the Scriptures as in literature and poetry. From the Samaritan woman that in dialogue with Jesus turns out it's not that well water is thirsty, the desire to see God's face as visceral silks of all creation; the thirst of the crucifix which is thirsty men, the bliss of thirst that amplifies our desire, our search for God. Until the discovery of the gift that makes us thirst, the living water of the Holy Spirit, and the unparalleled consolation we feel embraced de