I cosacchi e altri racconti - 9788811587248

"Capire come Tolstoj costruisce a sua narrazione non è facile. Quel che tanti narratori tengono alo scoperto (schemi simmetrici, travi portanti, contrappesi, cerniere rotanti) in ui resta segreto, resta nascosto. Nascosto non vuoldire che non ci sia: ’impressione che Tolstojdàdi portare pari pari ’la vitÒ (questa misteriosa entità perdefinire a quale siamo obbligati a partiredala pagina scritta) non è che un risultatodel’arte, cioè un artificio più sapiente e complessodi tanti altri". Così Italo Calvino, in una celebre introduzione ai raccontidel grande russo. Quel che ’autore italiano sostiene tende effettivamente a materializzarsi ala etturadi ’I cosacchi e altri racconti’, raccoltadel periodo in cui il russo pare interessarsi maggiormente al mondo caucasico. Cosa avviene,difatti? Che a vita (ovvero "questa misteriosa entità") pare sia tangibile, concreta, presente, che basterebbe alungare undito ala pagina ed oltre a pagina per poterne sfiorare a criniera biancastradei cavali, a gocciad’acqua che pendedala fonte, a foglia marrone cadutad’inverno, a ama opacad’un piccolo coltelo ala cintola. a vita, nei raccontidi Tolstoj, sembra a portatadi mano. Questa asimmetrica e irreale vicinanza ad una sfiorabile inconsistenza matericadanno,dunque, a misuradela bravura tolstojana: il suo artificio riesce; riesce a sua malia, capacedi far scorgere ciò che non vedremo mai,davvero mai.