Il Cinema asiatico. L'estremo oriente - 9788842095217

Il Cinema asiatico. L'estremo oriente: II cinema asiatico, e in particolare quello dell'Estremo oriente, ha conquistato in questi ultimi trent'anni un posto di primo piano anche sugli schermi occidentali, rivelando una ricchezza non inferiore a quella del cinema europeo e americano. Dai problemi di linguaggio a quelli relativi alla storia e all'ideologia, dal rapporto coi generi a quello con altre forme artistiche e culturali, dalla nascita del cosiddetto nuovo cinema alla capacità di testimoniare le contraddizioni della società contemporanea, l'itinerario di Dario Tomasi segue un percorso cronologico che va dagli inizi degli anni Trenta sino al primo decennio del Duemila. Dopo una prima riflessione sullo stile dei grandi autori del cinema giapponese negli ultimi anni del muto, prende in esame il periodo che va dalla fine degli anni Trenta a quella del decennio successivo analizzando come il Giappone, la Corea del Sud negli anni dell'occupazione giapponese e la Cina dei primissimi anni della Repubblica Popolare, hanno rappresentato, da prospettive ideologiche diverse, la guerra in Asia. Si dedica poi alla cinematografia dagli anni Sessanta e Settanta fino ai giorni nostri, stilando una panoramica del cinema cinese e del modo in cui alcuni suoi autori, fra i più amati dai festival occidentali, hanno dato vita a uno straordinario quadro degli sconvolgimenti attraversati dal loro paese in questi ultimi vent'anni.
II Asian cinema, and in particular that of the far East, conquered in these last thirty years a prominent place on Western screens, revealing a wealth of not less than that of European and American cinema. From speech problems to those relating to the history and ideology, from relationship with genres to that with other forms of Arts and culture, from the birth of the so-called new cinema to capacity to witness the contradictions of contemporary society, the itinerary for Dario Tomasi follows a chronological path that goes from the early 1930s until the first decade of the 2000s. After a first reflection on the style of the great writers of Japanese cinema in the last years of the silent era, looks at the period from the late 1930s to that of the next decade analyzing how the South Korea Japan, during the years of Japanese occupation and the early years of the people's Republic of China, represented, from different ideological perspectives the war in Asia. He devoted himself then the cinema by the 1960s and 1970s until the present, drawing up an overview of Chinese cinema and the way some of his authors, among the most loved by the Western festival, gave birth to an extraordinary picture of the upheavals crossed from their country in the last twenty years.