Tino Stefanoni. La mistica delle cose. Catalogo della mostra (Seregno, 12 novembre-4 dicembre 2011). Ediz. illustrata - 9788836622177

Tino Stefanoni. La mistica delle cose. Catalogo della mostra (Seregno, 12 novembre-4 dicembre 2011). Ediz. illustrata: Il lavoro di Tino Stefanoni (Lecco, 1937), pur non appartenendo in senso stretto a quello dell'arte concettuale, di fatto si è sempre sviluppato in questa area di ricerca. L'artista ha sempre guardato al mondo delle cose e degli oggetti del quotidiano ritenendoli, a differenza del mondo animale e del mondo vegetale che non sono di pertinenza dell'uomo, l'unico segno tangibile della sua esistenza. Il volume propone un percorso nella sua produzione pittorica, dalle tele degli anni sessanta e settanta - in cui si dimostra incline a una ripetizione maniacale degli oggetti, rappresentati nella loro disarmante ovvietà - a quelle degli anni più recenti, che, pur rimandando a una sorta di svolta lirica, non rinunciano a sottolineare la prorompente fisicità degli elementi rappresentati, avvolti da una sottile ironia e magia. Il lavoro di Stefanoni, volto alla ricerca della qualità intima delle cose - a proposito della quale si è giustamente parlato di "metafisica" - conserva così un anelito di mistero che lo rende affascinante ed enigmatico. Il volume accoglie un testo critico di Luca Tommasi ed è completato da apparati biografici.
The work of Tino Stefanoni (Lecco, 1937), although not belonging in the strict sense to that of conceptual art, in fact it has always developed in this research area. The artist has always looked to the world of things and everyday objects holding them, unlike the animal and the vegetable world which are not covered by the male, the only tangible sign of its existence. The volume offers a course in his pictorial production, from paintings of the 1960s and 1970s-that proves to be prone to a manic repetition of subjects, represented in their disarming obviousness-those from more recent years, which, while referring to some sort of breakthrough Opera, do not renounce to emphasize the exuberant physicality of the elements represented, wrapped in a subtle irony and magic. The work of Salim, seeking intimate quality of things-about which has rightly spoken of "metaphysics"-retains a yearning for mystery that makes it fascinating and enigmatic. The volume has a critical text by Luca Tommasi and is complemented by biographical apparatus.