«La più mirabil cosa». Teoria della statua da Donatello a Rodin. Ediz. illustrata - 9788880167259

«La più mirabil cosa». Teoria della statua da Donatello a Rodin. Ediz. illustrata: "Un percorso lucido e dotto attraverso cinque secoli di storia della Scultura occidentale, un percorso anche ricco di colte citazioni e di nuove, convincenti idee". Così riassume Giovanni Carandente, nella sua prefazione, un libro che cerca di combinare letteratura artistica, riflessione filosofica e storia dell'arte, affrontando un argomento che tratta la vicenda tutta particolare della statua tra Quattrocento e Novecento. Antico, classico, universale, quello di statua è un termine che sembra non avere tempo. Eppure in questo saggio, mettendo direttamente a confronto trattati di scultura, scritti di artisti, riflessioni di storici e opere d'arte, dando loro, come dire, direttamente la parola, si scopre che nel corso dei secoli non è mai stata data una definizione unitaria del concetto di statua. Prendendo ad esempio casi emblematici di statue e di scultori illustri o meno illustri che hanno cambiato e caratterizzato, con le loro teorie e opere, il corso della storia dell'arte, l'autore ha snodato un percorso virtuale della statua, a partire dal significato del punto di vista, del tutto tondo, della somiglianza con la figura umana e del suo rapporto con l'Antico. Dimostrando come la statua abbia attraversato cinque secoli di storia subendo una inesorabile trasformazione che prende avvio dall'integrità etica delle figure di Donatello per arrivare alla frammentarietà esistenziale di quelle di Rodin.
"A lucid and scholarly path through five centuries of the history of Western sculpture, a route rich in erudite quotes and new, compelling ideas". So summarizes Giovanni Carandente, in his preface, a book that seeks to combine artistic literature, philosophy and art history, addressing a topic that is the affair between the fifteenth and twentieth century statue all its own. Antique, classic, universal, the statue is a term that seems to have no time. Yet in this wise, putting them directly compare treaties of sculpture, written by artists, historical reflections and artwork, giving them, you know, the word directly, it turns out that over the centuries has never been given a uniform definition of the concept of the statue. Taking for example emblematic cases of statues and famous or less illustrious sculptors who have changed and characterized, with their theories and works, the course of art history, the author has articulated a virtual path of the statue, starting from the meaning of the point of view of the round, the similarity with the human figure and its relationship with the old. Demonstrating how the statue has gone through five centuries of undergoing an inexorable transformation that begins with the ethical integrity of Donatello's figures to arrive at an existential fragmentation than those of Rodin.