Impronte - 9788861101432

Impronte: Ziya sale in ascensore. Ha in mano le chiavi del suo appartamento, pronto a riconsegnarle perché ha deciso di allontanarsi dalla frenesia ripetitiva della città, di andar via dall'enorme centro urbano in cui trascorre le sue giornate, segnato dal terribile momento in cui un attacco terroristico gli ha portato via moglie e figlio. L'angoscia esistenziale non gli lascia tregua. Sono passati trenta lunghi anni dal servizio militare, ma solo ora ha deciso di accettare l'offerta del suo vecchio commilitone Kenan, che all'epoca gli aveva descritto con nostalgia e incanto il villaggio in cui era cresciuto e aveva vissuto. Dopo gli anni della leva, Kenan vi si è ristabilito, ed è lì che è pronto ad accogliere Ziya. Gli ha preparato con grande cura e dedizione una piccola casa e un giardino. Ma, una volta arrivato nel villaggio, a Ziya sembra che la pace a cui anela non sia neanche laggiù: e allora si fa strada tra le ragnatele della memoria, per tornare al tempo in cui lui e Kenan hanno difeso il pericoloso confine turco-siriano, ai soprusi perpetrati dagli ufficiali, ai compagni filosofi uccisi negli scontri con i contrabbandieri, alla miseria del Sud-Est, alla ricerca del motivo per cui il suo vecchio amico si senta così stranamente in debito con lui.
Ziya climbs into the elevator. He is holding the keys to his apartment, ready to them why he decided to get away from the hustle and bustle of the city to get away from the huge repetitive urban center where he spends his days, marked by the terrible moment when a terrorist attack took away his wife and son. The existential angst won't let him rest. Thirty years have passed from military service, but only now decided to accept the offer of his old buddy Kenan, who at the time had described with nostalgia and charm the village where he grew up and lived. After years of the lever, Kenan was restored, and it is there that is ready to welcome Ziya. The prepared with great care and dedication a little house and a garden. But, once I arrive in the village, Ziya seems that peace that yearns for is not even there: and then makes its way between the webs of memory, to return to the time when he and Kenan defended the dangerous Turkish-Syrian border, the abuses perpetrated by officers, fellow philosophers killed in clashes with smugglers, the misery of Southeast in search of why his old friend feels so strangely indebted to him.