Argenti senesi dal 1781 all'unita' d'Italia. Ediz. a colori - 9788879708425

Argenti senesi dal 1781 all'unita' d'Italia. Ediz. a colori: "Varie e articolate sono ormai le testimonianze dell'ultima stagione dell'arte orafa a Siena, che sono andate emergendo nel tempo in saggi sulla cultura visiva locale o in cataloghi di musei e di mostre di più ampio respiro: ma solo con questo volume siamo finalmente di fronte a un primo organico repertorio di oggetti, di marchi e di maestri. La straordinaria fioritura legata all'elaborazione e diffusione della tecnica dello smalto traslucido a partire dalla fine del Duecento ha finito infatti per fare identificare Siena come protagonista assoluta di quella fase medievale dell'arte orafa, ponendo in ombra quanto poi era seguito, soprattutto dopo l'inclusione nel dominio fiorentino, nonostante le evidenti tracce di notevoli emergenze anche in tempi successivi. Così gli studi che, a partire dall'edizione nel 1958 del primo volume del repertorio dedicato da Costantino Bulgari a Roma e ai territori dello Stato della Chiesa, hanno portato a precisare la storia delle argenterie marcate in Italia - con la pubblicazione negli anni Settanta delle ricerche avviate sin dagli anni Venti in Sicilia da Maria Accascina e contemporaneamente il concretizzarsi di indagini sistematiche in pratica in tutte le altre aree degli antichi stati preunitari - avevano finora lasciato da parte la realtà senese. Questo volume - il primo dei tre che porteranno a risalire fino alla produzione rinascimentale e barocca - è dunque doppiamente significativo, perché non solo colma un'oggettiva lacuna bibliografica, ma riporta in attualità ed esalta il lavoro metodico animato per decenni da Costantino Bulgari,
"Various and articulated are now the testimonies of the last season of the Goldsmith's art in Siena, which have been emerging over time in essays on the local visual culture or in catalogues of museums and exhibitions of wider breadth: but only with this volume we are finally Front of a first organic repertoire of objects, brands and masters. The extraordinary flowering linked to the elaboration and diffusion of the technique of the translucent enamel from the end of the thirteenth century ended in fact to make Siena identify as the absolute protagonist of that medieval phase of the goldsmith's art, placing in Shadow as then was followed, especially after the inclusion in the Florentine domain, despite the obvious traces of significant emergencies even in later times. Thus the studies that, starting from the edition in 1958 of the first volume of the repertoire dedicated by Costantino Bulgari in Rome and the territories of the state of the church, have led to clarify the history of the marked silver in Italy-with the publication in the years Seventy of the researches initiated since the Twenties in Sicily by Maria Accascina and at the same time the concretise of systematic investigations in practice in all other areas of the ancient pre-Unitarian states-had hitherto left aside the Sienese reality. This volume-the first of the three that will lead up to the Renaissance and Baroque production-is therefore doubly significant, because it not only fills an objective bibliographical gap, but brings to the current events and exalts the methodical work animated for Decades since Constantine Bulgarians,