Voci e silenzi di donne nell'Antico Testamento - 9788892215092

Voci e silenzi di donne nell'Antico Testamento: Nel moltiplicarsi dei volumi sulle donne nella Bibbia questo si distingue per due ragioni. Anzitutto per l'originalità del filo tematico individuato: voci e silenzi di donne risuonano in tutto l'Antico Testamento e conoscono diverse modulazioni (canti d'amore e canti funebri, silenzi di dolore e silenzi di denuncia). Si compone così una polifonia di voci che si fondono in un inno adorante al Dio di Israele. In secondo luogo l'autrice, fine conoscitrice delle lingue e delle religioni del Vicino Oriente antico, si attiene al principio ermeneutico per cui non si può parlare della donna nell'Antico Testamento partendo dalla situazione attuale, dalle nostre idee, dalle nostre vere o presunte conquiste. Soltanto recuperando la realtà storica di quella società si potrà comprendere il motivo per cui la donna si trovava in una condizione di inferiorità. Un'attenta analisi dei testi biblici rivela l'inconsistenza di molti luoghi comuni, dovuti a traduzioni errate di termini ebraici: si pensi per esempio a categorie come «lo sposalizio» (la prima fase del procedimento matrimoniale), il môhar (la somma che lo sposo doveva consegnare alla sposa all'atto della stipulazione dello sposalizio), la «moglie secondaria». Con un linguaggio comprensibile e una documentazione ben vagliata, l'autrice aiuta a leggere in chiave nuova pagine conosciute, e permette di cogliere aspetti nascosti nei testi ma indispensabili per impostare in modo corretto un discorso sull'oggi.
In the multiplication of volumes on women in the Bible this one stands out for two reasons. First of all because of the originality of the thematic thread identified: women's voices and silences will resonate throughout the Old Testament and know different modulations (love songs and funeral songs, silence of grief and silences of complaint). It comprises a polyphony of voices that blend into a hymn of adoration to the God of Israel. Secondly the author, fine connoisseur of languages and religions of the ancient Near East, follows the hermeneutic principle whereby one cannot speak of the woman in the old testament, starting from the current situation, from our ideas, our real or alleged conquests. Only recovering the historical reality of that society will understand why the woman was in a condition of inferiority. A careful analysis of the biblical texts reveals the inconsistency of many clich??s, due to mistranslations of Hebrew terms: for example, in categories such as "the wedding" (the first phase of the matrimonial proceeding), the m? har (the sum that the groom had to deliver to the bride at the conclusion of the marriage), the ' secondary ' wife. With an understandable language and documentation well examined, the author helps you to read in a new page, and allows you to seize hidden aspects in the texts but indispensable to set correctly a discourse on today.