Lettere - 9788842823445

Lettere: Fermo, preciso, a tratti furioso, il gesto di Toscanini alla guida dell'orchestra è un atto demiurgico capace di dare forma all'insieme strumentale e di plasmare il suono stesso; un movimento delle mani così intenso da rivelare la profonda complessità di un uomo vulnerabile, dall'intelligenza feroce e dalle passioni incontenibili. Incarnazione dell'artista egocentrico, costretto a scelte coraggiose e scomode, come il rifiuto di piegarsi ai dettami dell'Italia fascista e di dirigere a Bayreuth e a Salisburgo, Arturo Toscanini divenne oltreoceano un mito vivente, dirigendo le più famose orchestre statunitensi, dalla Metropolitan Opera alla New York Philharmonic. È il suo titanismo, umano e artistico, a prorompere da queste pagine, che raccolgono le lettere scritte in oltre settantanni, dalla fine dell'Ottocento agli anni cinquanta del Novecento: anni veementi, anni impetuosi, anni in cui Toscanini è in contatto con Puccini, Debussy, Richard Strauss, Wagner, ma anche con personalità chiave della storia politica: Mussolini, Hitler, Roosevelt. Toscanini sprona colleghi e collaboratori, non lesina commenti gratuiti e velenosi ai musicisti suoi contemporanei, travolge con la stessa furia e intransigenza amici, familiari, donne amate. Dalle sue parole emerge il ritratto di un uomo vittima di pulsioni, manie e incoerenze, e insieme di un artista totale che mai ha tradito la sua vocazione alla musica: quest'opera preziosa contribuisce così a spogliare da pregiudizi, luoghi comuni e idolatrie la biografia di colui che forgiò la figura novecentesca del direttore d'orchestra, offrendo u
Still, precise, sometimes furious, Toscanini's gesture at the helm of the orchestra is a demiurgic Act capable of giving shape to the collection and to shape the sound itself; a hand movement so intense as to reveal the profound complexity of a vulnerable man, fierce intelligence and relentless passions. Embodiment of the artist-centered, forced to courageous choices and uncomfortable, such as refusing to bow to the dictates of the Fascist Italy and directing in Bayreuth and Salzburg, Arturo Toscanini became overseas a living legend, directing the most famous American orchestras, from the Metropolitan Opera at the New York Philharmonic. Is his soldiers, human and artistic, to burst forth from these pages, which collect the letters written in more than seven decades, from the late 1800s to the 1950s: years vehement, impetuous years, years when Toscanini is in contact with Puccini, Debussy, Richard Strauss, Wagner, but also with key personalities of political history: Mussolini, Hitler, Roosevelt. Toscanini Spurs colleagues and collaborators, spares no complimentary comments and poisonous to the musicians of his contemporaries, he sweeps with the same fury and intransigence friends, family, women love. By his words was the portrait of a male victim of instincts, foibles and inconsistencies, and collection of a total artist who never betrayed his vocation for music: this valuable work contributes to strip from prejudices, clich??s and idolatries the biography of the man who forged the twentieth-century figure of the conductor, giving u