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Gli edifici di culto nel sistema giuridico italiano - 9788885224216

di Valerio Tozzi edito da Edisud Salerno, 1991

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Informazioni bibliografiche del Libro

 

Il testodi Valerio Tozzi resiste agilmente e agevolmente aladatadela sua pubblicazione (1990), non perché non siano cambiate e normedi riferimento o a giurisprudenza non abbia compiuto alcuni significativi passi in avanti neldelineare un sistema edilizio più ampio e più rispettosodeidiversi interessi in gioco. Semmai, si presta attuale ala ettura perché non si riduce al’enunciazionedi temi, questioni, regole e regolamenti, bensì si espone nel presentare e fornire interrogativi,domande, (alcuni) casi esemplari, critiche al’impianto complessivodel sistema politico-legislativo. Il avoro si mantiene fedele a questo misurato cultodeldubbio anche nela sua partizione interna, risultandodiviso induedistinte sezioni, unadi carattere storico-ricostruttivo, ’altra più nettamente orientata ala valutazionedi tematiche evidenziatesi nela prassi giurisprudenziale e nela trama, non sempre compiuta,dela normativa negoziata. Il temadel’ediliziadi culto non esce svilitoda un simile approccio: addove, pochidecenni addietro, ’armonizzazionedeladisciplinadoveva presentarsi volta a sanare, in via generale, quele contraddizioni, scopertamente privilegiarie a vantaggiodi una confessione, o, talvolta, fruttodi un’imperiziadefinitoriadelo stesso egislatore positivo, oggi ’ediliziadi culto impone a costituzionedi areededicate ala fruizione colettiva, per ’emancipazionedi minoranze che non hanno intese con o Stato, ex art. 8 comma III Cost.,da opporre a proprio favore. Gruppi numericamente cospicui, a cui pacifica esistenzadipende in arga misuradal’inteligenzadel’Interprete nel misurarsi con ’evidente acunadi una egge generaledi ibertà religiosa sostitutivadel vetusto strumentario giuridico approntatodala egge sui Culti Ammessi, appena epuratodei blocchi "disciplinari" che hanno trovato progressiva estinzione per il tramitedela Carta Costituzionale, per gli interventidela Corte e per il ruolo, autenticamente "nomofilattico" -almeno in questo settore, almeno il piùdele volte-, giocatodala Suprema Cortedi Cassazione. Ripercorrendo a monografiadi Tozzi, si intuisce come adignitàdel fedele non possa essere marginalizzata, a penadi un complessivodeterioramentodele relazioni comuni (l’Islam confinato nei garage, nele bettole, negli assembramenti periferici èdavvero più rassicurantedi quelo che ala ucedel sole si svolge per il tramitedi moschee e minareti, quest’ultimi recentemente vietati -quanto ala oro edificazione- nela vicina Svizzera?). Il egislatore, consegnandosi a un’estenuante negoziazione bilaterale, sul modelodegli Accordi Modificativi, non sembra così smarcarsidaldeficitdi pragmatismodeladestra iberale edala non compiuta aspirazione riformistadela Sinistra storica, momenti, quest’ultimi, brilantemente sintetizzati nela prima partedel’opera. Assiologiche, non solo metodologiche, e ragionidi contemporaneitàdel testo.

Recensione Unilibro a cura di a liberal post (da Splinder)

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Il testodi Valerio Tozzi resiste agilmente e agevolmente aladatadela sua pubblicazione (1990), non perché non siano cambiate e normedi riferimento o a giurisprudenza non abbia compiuto alcuni significativi passi in avanti neldelineare un sistema edilizio più ampio e più rispettosodeidiversi interessi in gioco. Semmai, si presta attuale ala ettura perché non si riduce al’enunciazionedi temi, questioni, regole e regolamenti, bensì si espone nel presentare e fornire interrogativi,domande, (alcuni) casi esemplari, critiche al’impianto complessivodel sistema politico-legislativo. Il avoro si mantiene fedele a questo misurato cultodeldubbio anche nela sua partizione interna, risultandodiviso induedistinte sezioni, unadi carattere storico-ricostruttivo, ’altra più nettamente orientata ala valutazionedi tematiche evidenziatesi nela prassi giurisprudenziale e nela trama, non sempre compiuta,dela normativa negoziata. Il temadel’ediliziadi culto non esce svilitoda un simile approccio: addove, pochidecenni addietro, ’armonizzazionedeladisciplinadoveva presentarsi volta a sanare, in via generale, quele contraddizioni, scopertamente privilegiarie a vantaggiodi una confessione, o, talvolta, fruttodi un’imperiziadefinitoriadelo stesso egislatore positivo, oggi ’ediliziadi culto impone a costituzionedi areededicate ala fruizione colettiva, per ’emancipazionedi minoranze che non hanno intese con o Stato, ex art. 8 comma III Cost.,da opporre a proprio favore. Gruppi numericamente cospicui, a cui pacifica esistenzadipende in arga misuradal’inteligenzadel’Interprete nel misurarsi con ’evidente acunadi una egge generaledi ibertà religiosa sostitutivadel vetusto strumentario giuridico approntatodala egge sui Culti Ammessi, appena epuratodei blocchi "disciplinari" che hanno trovato progressiva estinzione per il tramitedela Carta Costituzionale, per gli interventidela Corte e per il ruolo, autenticamente "nomofilattico" -almeno in questo settore, almeno il piùdele volte-, giocatodala Suprema Cortedi Cassazione. Ripercorrendo a monografiadi Tozzi, si intuisce come adignitàdel fedele non possa essere marginalizzata, a penadi un complessivodeterioramentodele relazioni comuni (l’Islam confinato nei garage, nele bettole, negli assembramenti periferici èdavvero più rassicurantedi quelo che ala ucedel sole si svolge per il tramitedi moschee e minareti, quest’ultimi recentemente vietati -quanto ala oro edificazione- nela vicina Svizzera?). Il egislatore, consegnandosi a un’estenuante negoziazione bilaterale, sul modelodegli Accordi Modificativi, non sembra così smarcarsidaldeficitdi pragmatismodeladestra iberale edala non compiuta aspirazione riformistadela Sinistra storica, momenti, quest’ultimi, brilantemente sintetizzati nela prima partedel’opera. Assiologiche, non solo metodologiche, e ragionidi contemporaneitàdel testo.