Sempatap. Catalogo della mostra (Lugano, ottobre 2018-17 febbraio 2019). Ediz. a colori - 9788877138231

Sempatap. Catalogo della mostra (Lugano, ottobre 2018-17 febbraio 2019). Ediz. a colori: Vera Trachsel presenta una serie di nuovi lavori che nascono dal confronto primario con la fisicità dei materiali che utilizza. Carta, vetro, gesso, cartone, gommapiuma, schiuma poliuretanica, colori acrilici, legno sono scelti dall'artista per la loro duttilità e facilità di manipolazione. Semplici e poveri, questi materiali sono quasi sempre trovati e recuperati dagli scarti della produzione industriale o edilizia, come nel caso del sempatap, un prodotto isolante a base di lattice, che Vera Trachsel assume a titolo di questa mostra. Tra i lavori presenti in mostra, vi è anche una piccola busta di plastica appesa al muro con un pezzo di nastro adesivo nella quale sono raccolti dei frammenti di carte colorate dalle forme disparate. Osservandoli con attenzione, scopriamo che questi pezzi di carta non sono altro che gli scarti prodotti dalla realizzazione del libro d'artista che accompagna l'esposizione. Un libro senza parole, fatto solo di forme e colori, come un dipinto mutevole da sfogliare in continuazione, a cui è affiancata una seconda pubblicazione con un testo critico di Elio Schenini e una serie di scatti fotografici realizzati da Simone Haug che documentano il processo di realizzazione delle opere negli spazi del centro culturale indipendente Morel.
Vera Trachsel presents a series of new works that arise from the primary confrontation with the physicality of the materials it uses. Paper, glass, plaster, cardboard, foam, polyurethane, acrylic colors, wood are chosen by the artist for their ductility and ease of manipulation. Simple and poor, these materials are almost always found and recovered from the scraps of industrial or building production, as in the case of Sempatap, a latex-based insulating product, which true Trachsel assumes by way of this exhibition. Among the works in the exhibition, there is also a small plastic bag hanging on the wall with a piece of adhesive tape in which are collected fragments of colored papers from disparate shapes. Observing them carefully, we discover that these pieces of paper are nothing more than the scraps produced by the realization of the artist's book accompanying the exhibition. A book without words, made only of shapes and colors, like a changeable painting to be browsed continuously, to which is flanked a second publication with a critical text of Elio Schenini and a series of photographic shots made by Simone Haug documenting the Process of realization of the works in the spaces of the independent cultural Center Morel.