Siciliani ultimi? Tre studi su Sciascia, Bufalino, Consolo. E oltre - 9788870006391

Siciliani ultimi? Tre studi su Sciascia, Bufalino, Consolo. E oltre: Con la morte di Sciascia, Bufalino e Consolo, molti sostengono che la letteratura siciliana sia finita. Ed è certamente vero, se pensiamo a una serie illustre di scrittori, tra i più bei nomi della letteratura dell'Italia unita. Se Sciascia, Bufalino e Consolo vanno annoverati ai vertici nel canone italiano di secondo Novecento, può essere utile, allora, raccogliere qui tre ampi studi dedicati ad alcune loro opere: dall'"Affaire Moro" di Sciascia, alle antologie realizzate o progettate da Bufalino, a "Retablo" di Consolo. Con la fiducia che parlare di questi tre argomenti voglia dire anche parlare d'altro: di un grande e controverso uomo politico come Aldo Moro, di un'idea di letteratura come chiave per interpretare il mondo, dei fecondi interscambi tra scrittura e arti visive. L'autore, dal canto suo, mentre tributa ancora un omaggio a questi tre grandi autori, è sicuro che la letteratura in Sicilia non sia affatto finita ma stia, invece, cambiando volto: in linea con i mutamenti della letteratura mondiale, e non su posizioni di retroguardia.
With the death of Sciascia, Bufalino and Chan, many argue that the Sicilian literature is over. And it is certainly true, if we think of a distinguished series of writers, one of the most beautiful names of literature of the United Italy. If Sciascia, Bufalino and Chan include at the top in Italian of the late twentieth century, it can be useful, so gather here three large studies devoted to some of their works: from ' Affaire Moro Sciascia, Bufalino, realized or designed by anthologies "Retablo" by Chan. With confidence that speak of these three arguments that means even talk about something else: a large and controversial politician as Aldo Moro, an idea of literature as a key for interpreting the world, of the fruitful exchanges between writing and Visual Arts. The author, on the other hand, while still pays a tribute to these three great writers, is sure that the literature in Sicily is by no means over but is, instead, changing face: in line with the changes in world literature, and not on rearguard positions.