Intellettuali ed economisti di fronte alla prima guerra mondiale - 9788856817515

Intellettuali ed economisti di fronte alla prima guerra mondiale: Il volume raccoglie, senza alcuna pretesa di sintesi, i saggi di alcune studiose afferenti ad aree disciplinari diverse che spaziano dalla storia del pensiero economico contemporaneo alla storia delle idee, tutte accomunate dall'interesse per la ricostruzione delle riflessioni di intellettuali, economisti, letterati sulle cause e conseguenze della prima guerra mondiale. Il progressivo spostamento dallo studio della guerra sul piano diplomatico e militare verso l'esame delle società in guerra e verso le "rappresentazioni" elaborate dai contemporanei ha contribuito a mettere in primo piano gli aspetti più drammatici della guerra totale, l'emergere delle maggiori contraddizioni della nazione, l'inarrestabile crisi della democrazia e la fragilità del sistema parlamentare. La celerità con cui l'Europa passa nel giro di pochi mesi, fra giugno e agosto 1914, dalla pace alla Grande Guerra costituisce uno shock enorme destinato a imprimersi per sempre nella memoria degli uomini. Questi i motivi per cui siamo tornati a quello spartiacque, nella convinzione che esso rappresenti sia il tramonto "di un tempo e di un mondo improvvisamente trapassati, sia le scaturigini di un tempo e di un mondo che non paiono ancora conclusi".
This volume brings together, without any pretense of synthesis, the essays of some scholars belonging to different disciplines ranging from history of contemporary economic thought in the history of ideas, all United by an interest in the reconstruction of the thoughts of intellectuals, economists, writers on the causes and consequences of World War I. The gradual shift from a study of diplomatic and military warfare toward the examination of societies at war and towards the "representations" prepared contemporaries helped put in the foreground the most dramatic aspects of total war, the emergence of the major contradictions of the nation, the crisis of democracy and the fragility of the parliamentary system. The speed with which Europe passes within a few months, between June and August 1914, from peace to War is a huge shock intended to imprint itself forever in the memory of man. These are the reasons why we went back to that watershed, in the belief that it represents both the sunset "from a time and a world suddenly dead, both the well-springs of a time and of a world that still do not seem to be concluded".