Genova è mia moglie. La città di Fabrizio De André. Ediz. illustrata - 9788817098021

Genova è mia moglie. La città di Fabrizio De André. Ediz. illustrata: "Questo è il primo libro fotografico su Fabrizio De André in cui non c'è una sola immagine di Fabrizio De André. Ma ci piace pensare che in ciascuna delle fotografie che lo compongono, tutte scattate dopo quasi vent'anni dalla sua morte, si avverta il suo profumo, si senta l'eco della sua voce e della sua musica. Patrizia Traverso ha lavorato secondo un suo personale metodo ormai consolidato in diversi libri: ha lasciato che le parole di Fabrizio rimbalzassero nei suoi scatti e dialogassero con loro in un gioco di libere associazioni. Le foto non si limitano a descrivere il pensiero, la memoria, le parole di Fabrizio che le hanno ispirate ma li interpretano, li commentano, li ricreano e li trasformano in visioni a volte spiazzanti. Alla fine, in una sequenza che non è banalmente didascalica, formano un itinerario inedito in una Genova che non è più quella di De André ma potrebbe esserlo ancora. Dalla frizione cronologica, dallo scarto temporale (e a volte geografico) fra testo e foto scaturiscono i lampi del racconto di una città dai contorni inaspettati, l'immagine reagisce alla provocazione della parola, la lascia riverberare per coglierne gli echi più profondi, ne esplode il significato e restituisce suggestioni ed emozioni imprevedibili. Fabrizio De André ha vissuto ininterrottamente a Genova dal 1940 al 1975- Se si tolgono gli anni - fondamentali per la sua maturazione - di Revignano d'Asti, dove la sua famiglia era sfollata durante la guerra, a Genova ha trascorso oltre metà della sua vita. Trent'anni abbondanti, decisivi per la sua formazione di uomo e di artista. Ne
"This is the first photo book on Fabrizio De Andr?? in which there isn't a single image by Fabrizio De Andr??. But we like to think that in each of the photographs that compose it, all taken after nearly twenty years after his death, you feel its smell, feels the echo of his voice and his music. Boni Tan worked according to his own well established method in several books: he let the words of Fabrizio bounce in his shots and dialogassero with them in a game of free association. The photos do not merely describe the thought, memory, the words of Fabrizio therefor but interpret them, comment on them, recreate them and turn them into visions sometimes disorienting. In the end, in a sequence that is not trivially didactic, form a new route in a Genoa that is no longer that of De Andr?? but could be still. From the clutch timeline, the time lag (and sometimes geographical) between text and photos well the flashes of a city of unexpected contours, image reacts to provocation of the word, leaving it to grasp the echoes reverberate more deep, it explodes the meaning and returns memories and emotions unpredictable. Fabrizio De Andre lived continuously in Genoa from 1940 to 1975-If you remove the years-fundamental to its maturation-Cascina Bricchetto Asti's, where his family was displaced during the war, in Genoa has spent more than half his life. Thirty years, decisive in his formation as a man and as an artist. Talking