Essere altrove. Diaspora e immagini nella Venezia dei Carmini - 9788840020822

Essere altrove. Diaspora e immagini nella Venezia dei Carmini: La memoria delle origini è fondamentale per il radicamento di qualsiasi gruppo umano. Ma, quando il filo fra passato e presente si spezza, si aprono due vie: una progressiva perdita di memoria oppure l'elaborazione simbolica dell'origine perduta. Questa fu la scelta di fronte a cui si trovarono i carmelitani giunti a Venezia nel secondo Duecento; nati in Palestina come piccola comunità spontanea d'eremiti, aggrappati al potenziale simbolico della loro sede - il Monte Carmelo - furono spinti dall'avanzata araba a migrare, affrontando così le difficoltà dell'inserimento in un contesto nuovo. Seguendoli sul filo della memoria e del simbolo nasce quest'indagine sulla forza delle immagini, ma anche dell'architettura e della produzione libraria, nell'elaborazione d'una condizione di diaspora e nel radicamento d'un soggetto umano entro un ambiente nuovo. Essere altrove è però anche una riflessione sulla forza della produzione artistica sacra, dove spazio di culto e arte sono considerati essenzialmente per il loro statuto d'incontro-scontro tra uomini, fondamentali per l'elaborazione di nuovi equilibri grazie alla creazione di nuovi simboli. A mediare la relazione con le componenti laiche della società troveremo gli artisti - Cima da Conegliano, Lorenzo Lotto, Andrea Schiavone, Pietro Liberi. Tre secoli della vita veneziana d'un gruppo religioso che fece dello status di diaspora un fattore potentemente identitario.
The memory of the origins is fundamental to the rooting of any human group. But when the thread between past and present breaks, two paths open: a progressive memory loss or the symbolic elaboration of the lost origin. This was the choice faced by the Carmelites who arrived in Venice in the second two hundred; born in Palestine as a small spontaneous community of hermits, clinging to the symbolic potential of their headquarters - Mount Carmel - they were driven by the Arab advance to migrate, thus facing the difficulties of inclusion in a new context. Following them on the thread of memory and symbol, this investigation is born on the strength of images, but also of architecture and book production, in the elaboration of a condition of diaspora and in the rooting of a human subject within a new environment. Being elsewhere, however, is also a reflection on the strength of sacred artistic production, where space of worship and art are considered essentially for their status of encounter-clash between men, fundamental for the development of new balances thanks to the creating new symbols. To mediate the relationship with the secular components of the company we will find the artists - Cima da Conegliano, Lorenzo Lotto, Andrea Schiavone, Pietro Liberi. Three centuries of Venetian life of a religious group that made diaspora status a powerfully identitarian factor.