Sogni e favole - 9788862208512

Sogni e favole: Roma, 1983. Il Novecento brilla ancora. Emanuele, neppure ventenne, lavora in un cineclub del centro. Una notte, al termine di un film di Tarkovskij, entra in sala e vi trova un uomo solo, in lacrime. È Arturo Patten, statunitense trapiantato a Roma, uno dei più grandi fotografi ritrattisti. Per tutto lo scorcio del secolo, Emanuele ascolterà la lezione del suo amico, Lucignolo e Grillo Parlante assieme, che vive la vita con invidiabile intensità, e grazie a lui incontrerà Cesare Garboli, il «grande critico» cui è qui dedicato uno splendido cammeo, che prima di morire gli affiderà la missione di indagare su Metastasio e sul suo sonetto "Sogni, e favole io fingo". «Favole finge» tutta la grande letteratura moderna qui evocata, da Puskin a Pessoa fino ad Amelia Rosselli, somma poetessa italiana del Novecento, che abita nella stessa strada di Arturo e che come lui lascerà la vita per scelta; Emanuele incontrerà più volte quel meteorite umano, sempre in fuga da oscuri e spietati nemici, e con Arturo è lei, e la sua eredità, l'altra protagonista di questo «libro strano» di Trevi - romanzo autobiografico e divagazione saggistica assieme, sette anni dopo "Qualcosa di scritto". Arturo, Amelia, Metastasio guidano lui e noi nel cuore di una Roma piovosa e arcaica, nel cerchio simbolico della depressione e dell'insensatezza, verso l'approdo vitale dell'illusione: se, come scrive Metastasio, le storie inventate suscitano in noi la stessa commozione delle vicende reali, forse di sogni e favole è fatta la vera vita.
Rome, 1983. Emanuele Trevi, University student, working nights in a film Club at the Center. One night enters the Hall and finds a lonely man, in tears. Is Arturo Patten, an American who moved to Rome, one of the greatest portrait photographers of all time: they form a friendship that crosses over the last two decades of the century. In the House, Trevi knows intellectuals and artists: among these, Marguerite Yourcenar, Cesare Garbali and, especially, Amelia Rosselli, the greatest Italian poet of the 20th century, who died tragically in 1996 by jumping from the stairs of the building across the street. But another character named after that little league back to downtown streets: Pietro Trapassi said Metastasio, the most acclaimed librettist and court poet of the eighteenth century, author of the sonnet "dreams and Fables I pretend", whose opening words gives the title to the novel. In this text, whose reading and whose history is as the glue of the entire book (as was the case for petroleum in "something written"), Metastasio asks: are the truest real events of life? Or are they not rather too illusion, lie? And so the stories invented aren't as equally worthy, unworthy, with tears and passion? Around this question take place-between stories of love and madness, passion and death-the youth of Emmanuel and the decline of Patten, Rosselli, a whole epoch and reveals ' dreams and fairytales ", the lives of everyone.