Perché è bello ciò che è bello. La nuova semantica dell'arte figurativa - 9788856847819

Perché è bello ciò che è bello. La nuova semantica dell'arte figurativa: L'idea di questo volume è dare priorità all'opera, considerandola nella sua singolarità e nel suo carattere di testo, e all'amatore mettendolo in grado di leggerla direttamente, cogliendone il significato espresso dai segni del suo linguaggio. C'è uno squilibrio in Italia tra il bello accumulato nei millenni e la capacità di giudizio autonomo degli amatori d'arte. I critici non sono d'aiuto, a causa di una preparazione prevalentemente storica e filologica e non ermeneutica e didattica. Il loro linguaggio, solitamente ermetico, è più orientato a illustrare teorie estetiche che a una lettura diretta dell'opera. Questa, se valida, è singolare e difficilmente inquadrabile in schemi precostituiti. L'estetica è una disciplina che si sviluppa all'interno della filosofia, spesso a prescindere dalla produzione artistica reale. Accade così che i modelli teorici della critica vengono sovrapposti alle opere come uno stampo e se l'opera non rientra nella sagoma, si mantiene lo stampo e si dimentica l'opera. La linguistica testuale mette a disposizione strumenti di lettura e criteri interpretativi che ogni amatore può adoperare personalmente, ricorrendo, in un secondo momento o separatamente, alle fonti specialistiche, per l'approfondimento degli aspetti storici, filologici e tecnici di un'opera con la quale si è già familiarizzato.
The idea of this book is to give priority to the work, considering it in its singularity and its character of text, and the amateur putting it can read it directly, catching the meaning expressed by the signs of his language. There is an imbalance in Italy between good judgment over thousands of years and accumulated self of art lovers. Critics are not helpful, mainly due to historical and philological preparation and not hermeneutic and didactic. Their language, usually airtight, is more geared to explaining aesthetic theories that a direct reading of the work. This, if valid, is singular and hardly fit any preconceived patterns. The aesthetic is a discipline that develops within the philosophy, often regardless of actual artistic production. It so happens that the theoretical models of criticism are stacked to works as a mold and if the work does not fit into the shape, it keeps the mold and you forget the opera. Text Linguistics provides tools of reading and interpretative criteria that any amateur can use personally, at a later time or separately, specialist sources, for historical, philological and technical aspects the deepening of a work with which you are familiar.