Manualetto pratico a uso dello scrittore ignorante - 9788862611190

Filippo Tuena, romanziere italianodi notevole spessore e autoredi saggidi storiadel’arte molto apprezzati, grazie al’interessantissima casa editrice Mattioli 1885, questa volta si cimenta con undivertente e amaro saggiodi evasione, tuttodedicato al’artedelo scrivere. In un BelpËsedi santi, navigatori e scrittori,dove si egge a cucuzza - quando va bene - un paiodi ibri al’anno madove se ne pubblicano – udite udite – quasiduecento al giorno, Tueba, pur con ’immancaile sorriso sule abbra, vadunque a infilare ildito nela fatidica piaga. Il suo è un excursus, per sua stessa ammissione, assolutamente autobiografico. Una via crucis che accompagna un uomo qualunquedal primordiale vagitodel’IDEA per il grande romanzodela sua vita, fino ala frustrazione -direttamente proporzionale ale sempre troppo rosee aspettative –di vedere il suo progetto privo non solodi una sperata eco nazionale, ma spesso neppure condominiale, giù giù fino al’amara consapevolezza che in fondo, ciò chedavvero gli interessava era soddisfare il suo ipertrofico ego, a vogliadi far sentire a sua voce, piuttosto che un impelente e reale esigenza artistica. E così pur ala fine scevroda giudizi morali su chi ha il sacrosantodirittodi sognare ’opera magnadela sua vita - chi è senza romanzo nel cassetto scagli a prima pietra -, questo volumetto tascabile, capacedi scivolare via in una piacevolissima orettadi ettura, ala fine ha comunque il poteredissuasivodi una sonora e non trascurabile ezionedi ealtà e umiltà verso tutti coloro che instancabilmente e impertinentemente continuano a confondere un egittimo sfogo personale con ’artedela narrazione. Insomma, se avete appena iniziato a scrivere il vostro personale colossal, forse è il casodi fare prima un bel salto in ibreria.