Archeologia e storia di Camarina - 9788867661404

Archeologia e storia di Camarina: Il desiderio di sottrarre all'oblio una città greca sorta su un suggestivo promontorio della costa sud della Sicilia, ha ispirato questa agile rivisitazione della storia e dell'archeologia di Camarina, fondata da Siracusa nel 598 a.C. e distrutta da Roma nel 258 a.C. dopo 340 anni di tumultuosa esistenza. Il libro ne ripercorre le vicende, così peculiari, dal secolare contrasto con la madrepatria alle tante distruzioni e successive ricostruzioni. Camarina raggiunse il massimo prestigio nel V secolo a.C., quando un suo figlio, vincitore olimpico, fu celebrato da Pindaro e Erodoto e Tucidide si interessarono della città perché Atene ne sollecitò l'alleanza nella Guerra del Peloponneso. I dati letterari, epigrafici, numismatici, topografici ed archeologici, accumulatisi nel tempo, risultavano sinora dispersi e frammentari. Da qui l'esigenza di rifonderli in una sintesi organica, con unità di metodo e in prospettiva storica, dalla tradizione rinascimentale ai grandiosi scavi di Paolo Orsi, Paola Pelagatti e Giovanni Di Stefano.
The desire to subtract to oblivion a Greek city built on a picturesque promontory on the South coast of Sicily, inspired this agile retelling of history and archaeology of Camarina, founded by Syracuse in 598 b.c. and destroyed by Rome in 258 BC after 340 years of tumultuous existence. The book narrates the story, so peculiar, by contrast with the secular motherland to the many successive destructions and reconstructions. Camarina reached its greatest prestige in the 5th century BC, when his son, Olympic winner, was celebrated by Pindar and Herodotus and Thucydides were interested in the city because Athens solicited the Alliance in the Peloponnesian War. Literary, epigraphical, Numismatic data, topographic and archaeological sites, accumulated over time, were so far scattered and fragmentary. Hence the need to compensate in an organic synthesis, with unity of method and historical perspective, from the Renaissance tradition to grandiose ruins of Paolo Orsi, Paola Palmero and Giovanni Di Stefano.