Ennio De Concini. Storie di un italiano - 9788862523721

Ennio De Concini. Storie di un italiano: Questo quaderno nasce in occasione della generosa donazione di una corposa serie di documenti riguardanti Ennio De Concini effettuata nel 2012 da Ninni e Corrado, rispettivamente moglie e figlio del grande sceneggiatore, a favore della Biblioteca "Luigi Chiarini" del Centro sperimentale di cinematografia. Attraverso il lavoro di scavo e analisi all'interno di un materiale così ampio ed eterogeneo si è cercato di restituire in questo libro la poliedricità di un uomo di cinema "suo malgrado". Lo sceneggiatore romano infatti non ha mai nascosto il suo sogno originario di diventare un letterato e quindi di aver intrapreso la strada della settima arte "per ripiego", manifestando a più riprese la frustrazione di sentirsi un semplice «portatore d'acqua», anche quando quell'acqua, irrigandolo in pressoché ogni suo anfratto, è risultata capace di rendere estremamente fecondo il terreno del cinema e della televisione in Italia per più di quattro decenni. Ennio De Concini è infatti la figura cui più immediatamente si fa riferimento quando si pensa a un "sistema" e, in particolare, a una vera e propria factory o studio system all'italiana in cui la capacità di organizzare la scrittura in maniera (para)industriale si coniuga con una pratica artigianale nutrita da una profonda coscienza culturale e artistica. La sua casa nel quartiere Prati di Roma, dove impianta inizialmente la sua bottega, è in effetti la vera e propria metafora del cinema italiano nella sua epoca d'oro, quella degli anni '50 e '60 in cui, a dispetto di qualsiasi rigida distinzione tra alto e basso, tra autore e genere
This notebook was created on the occasion of the generous donation of a substantial number of documents concerning Ennio De Concini made in 2012 by Ninni and Conrad, respectively the wife and son of the great writer, in favor of the library "Luigi Chiarini" of the experimental center of cinematography. Through the work of excavation and analysis within a broad and heterogeneous material has tried to convey in this book the versatility of a man of cinema "against his will". Roman writer indeed has never hidden his original dream of becoming a writer and then he embarked on the path of the seventh art "to fold", appearing on several occasions the frustration of being a mere "water boy", even when that water, watering it in almost every nook and cranny, was capable of making extremely fertile soil of cinema and television in Italy for more than four decades. Ennio De Concini is in fact the figure which more immediately referring when you think of a "system" and, in particular, a veritable factory or Italian-style studio system in which the ability to organize the writing in an industrial (para) is combined with a practical craft nourished by a deep cultural and artistic consciousness. His house in the Prati district of Rome, where implants initially his shop, is in fact the real metaphor of Italian cinema in its golden era, that of the years ' 50 and ' 60 in which, in spite of any strict distinction between high and low, between author and genre