L'Italia contesa. Comunisti e democristiani nel lungo dopoguerra (1943-1978) - 9788831714501

L'Italia contesa. Comunisti e democristiani nel lungo dopoguerra (1943-1978): La storia della Repubblica italiana è stata per lungo tempo la storia dei partiti che l'hanno fondata e, in particolare, di due grandi forze popolari: il Partito comunista italiano e la Democrazia cristiana. Il nostro sistema politico non era infatti basato, come si sente spesso dire oggi, sulla contrapposizione destra-sinistra, ma su una doppia legittimazione: l'antifascismo, che definiva l'area democratica, e l'anticomunismo, fattore imprescindibile per governare in tempi di Guerra fredda, assegnando alla Penisola una posizione del tutto particolare nel panorama europeo. Uniti dalla Carta costituzionale ma divisi dagli schieramenti internazionali di riferimento, il Pci e la Dc appaiono caratterizzati, nell'analisi del maggiore storico del marxismo italiano, da un intreccio di divergenze ideologiche insuperabili e di generosi tentativi di convergenza. In un mondo in progressiva distensione, questi ultimi apparivano destinati al successo e, invece, franarono cozzando contro resistenze tali da compromettere la stessa tenuta democratica del paese. Ma se negli anni settanta il superamento della «democrazia bloccata» fallì ciò accadde anche per l'incapacità delle stesse organizzazioni politiche e dei loro leader di comprendere che il mondo del dopoguerra stava volgendo al termine. Analizzando i rapporti tra democristiani e comunisti dalla Liberazione alla morte di Moro, in questa ricca disamina di trent'anni di storia italiana Giuseppe Vacca restituisce al lettore un affresco complesso e vivo di una grande stagione nazionale, e offre una chiave di lettura autorevole per compren
The history of the Italian Republic has long been the history of the parties that founded it and, in particular, of two great popular forces: the Italian Communist Party and the Christian Democracy. Our political system was not, as we often hear today, based on the right-left opposition, but on a double legitimacy: anti-fascism, which defined the democratic area, and anti-communism, an essential factor in governing in the cold war, giving the Peninsula a very special position in the European landscape. United by the Constitutional Charter but divided by the international parties of reference, the Pci and the Dc appear characterized, in the analysis of the greatest historian of Italian Marxism, by a tangle of ideological divergences insurmountable and generous convergence attempts. In a world of progressive détente, the latter appeared destined for success and, instead, they broke against resistance such as to jeopardize the country's very democratic hold. But if in the 1970s the overcoming of 'blocked democracy' failed, this was also due to the inability of the political organizations themselves and their leaders to understand that the post-war world was coming to an end. Analyzing the relations between The Christian Democrats and Communists from the Liberation to the death of Moro, in this rich examination of thirty years of Italian history Giuseppe Vacca returns to the reader a complex and lively fresco of a great national season, and offers a key to authoritative reading for compren