Fotografia e inconscio tecnologico - 9788806207335

Fotografia e inconscio tecnologico: "Non è importante che il fotografo sappia vedere, perché la macchina fotografica vede per lui": attraverso il fertile concetto di inconscio tecnologico, Franco Vaccari sviluppa un profondo lavoro di "scardinamento" dei condizionamenti visivi che limitano le potenzialità della fotografia. Nei suoi scritti, cosi come nelle sue "esposizioni in tempo reale", l'artista dimostra che quando la macchina fotografica non viene utilizzata in modo forzatamente "artistico", ma viene lasciata agire come strumento in grado di produrre registrazioni e memorie autonome, essa favorisce il sorgere di comportamenti, relazioni, funzioni fondamentali per la definizione del significato stesso della fotografia nella civiltà contemporanea. Gli scritti di Vaccari qui presentati in edizione più ricca e completa delle precedenti (1979; 1994) offrono una stimolante elaborazione teorica complessivamente incentrata sul tema di una civiltà - la nostra - tutta basata sulle merci, sulla comunicazione, e avvolta nelle immagini.
"It is not important that the photographer knows how to see, because the camera sees him": through the fertile unconscious technological concept, Franco Vaccari develops a deep work of "undermining" vision constraints that limit the potential of photography. In his writings, as in his "real time" exhibition, the artist shows that when the camera is not used so forcibly "artistic", but is allowed to act as an instrument capable of producing records and memories, it promotes the emergence of behaviours, relationships, basic functions for defining the meaning of photography in contemporary civilization. The writings of V presented here in rich, full of previous Edition (1979; 1994) offer a challenging theoretical altogether focused on a civilization-our-all based on goods, on communication, and shrouded in pictures.