I tesori sacri di Castellammare di Stabia. La scultura del settecento e dell'ottocento - 9788880904526

I tesori sacri di Castellammare di Stabia. La scultura del settecento e dell'ottocento: Approda a nuovi risultati il cammino, intrapreso con tenacia da Egidio Valcaccia, di ricognizione capillare dei giacimenti culturali di Castellammare di Stabia; un percorso teso a garantire una maggiore dimestichezza conoscitiva di fronte un patrimonio vasto, quanto non adeguatamente conosciuto (...). L'autore offre al lettore un vademecum incentrato sulla riscoperta del rilevante patrimonio di sculture in legno policromo databili tra il Settecento e l' Ottocento, che popolano l'immaginario devoto di un contesto pienamente integrato alla temperie culturale ed artistica del centro propulsore; un corpus di opere ancora cospicuo, nonostante manomissioni e asportazioni fraudolente; uno sforzo investigativo sorretto spesso da pochissimi, sicuri, riferimenti, i cui risultati si presentano in questa sede agli inconsapevoli detentori, ma anche, e soprattutto, a chi si accinge a scoprirli per la prima volta. Particolare attenzione è riservata dall'autore alla ricostruzione delle dinamiche del complesso fenomeno dell'importazione di manufatti marmorei dalla Napoli Capitale, una delle espressioni più alte e rappresentative della vocazione artistica della città, centrale in tutti i sensi; un flusso incessante, intensificatosi nel secolo XVIII in relazione a un sensibile incremento delle risorse economiche, che vede, come segno tangibile di una rinnovata prosperità, gli interni liturgici imperlati di sontuose macchine d'altare.
Arrives in new findings on journey, undertaken with perseverance by Egidio Valcaccia, capillary cultural deposits reconnaissance of Castellammare di Stabia; a path designed to ensure a more familiar faces a vast heritage as cognitive inadequately known (...). The author gives the reader a guide focused on rediscovering the wealth of polychrome wood carvings relevant dating from the 18th and 19th centuries, that populate the imaginary devotee of a fully integrated into the cultural and artistic climate of the core region; a corpus of works still conspicuous, in spite of tampering and fraudulent excisions; investigative effort often supported by very few, sure, references, the results of which are presented here to unsuspecting holders, but also, and above all, who is going to discover it for the first time. Particular attention is given by the author to the reconstruction of the dynamics of the complex phenomenon of importing marble artifacts from Naples capital, one of the highest expressions of the artistic vocation of the City Central and representative in all directions; a ceaseless flow elicits in the 18th century for a considerable increase in economic resources, he sees, as a tangible sign of a renewed prosperity, sumptuous liturgical altar machines Interior filled.