La Fabbrica del panico - 9788807030512

La Fabbrica del panico: Una valle severa. In mezzo, il lento andare del fiume. Un uomo tira pietre piatte sull'acqua. Il figlio lo trova assorto, febbricitante, dentro quel paesaggio. è lì che ha cominciato a dipingere, per fare di ogni tela un possibile riscatto, e lì è ritornato ora che il male lo consuma. Ma il male è cominciato molto tempo prima, negli anni settanta, quando il padre-pittore ha abbandonato la sua valle ed è sceso in pianura verso una città estranea, dentro una stanza-cubicolo per dormire, dentro un reparto annebbiato dall'amianto. Fuori dai cancelli della fabbrica si lotta per i turni, per il salario, per ritmi più umani, ma nessuno è ancora veramente consapevole di come il corpo dell'operaio sia esposto alla malattia e alla morte. Lì il padre-pittore ha cominciato a morire. Il figlio ha ereditato un panico che lo inchioda al chiuso, in casa, e dai confini non protetti di quell'esilio spia, a ritroso, il tempo della fabbrica, i sogni che bruciano, l'immaginazione che affonda, il corpo subdolamente offeso di chi ha chiamato "lavoro" quell'inferno. Ci vuole l'incontro con Cesare, operaio e sindacalista, per uscire dalla paura e cominciare a ripercorrere la storia del padre-pittore e di tutti i lavoratori morti di tumore ai polmoni. È allora che il ricordo diventa implacabile e cerca colori, amore, un nuovo destino.
A severe Valley. In between, the slow going. A man pulls flat stones on the water. The son finds it absorbed, feverish, in that landscape. that's where he began to paint, to make of each canvas a possible ransom, and there came back now that evil consumes him. But evil began long before, in the 1970s, when the father-painter abandoned his Valley and came down on the plain to a foreign city, inside a room-cubicle to sleep inside a Department fogged by asbestos. Outside the gates of the factory fight shifts, for the salary, for human rhythms, but no one is even really aware of how the body of the worker is exposed to illness and death. There the father-painter began to die. The son inherited a panic that the nails indoors, at home, and unprotected borders of that exile spy, backlinks, the time of the factory, burning dreams, the imagination, the body sinking subtly offended who called "work" that hell. It takes an encounter with Caesar, worker and trade unionist, to escape from fear and begin to trace the history of father-painter and of all workers died of lung cancer. And then that the memory becomes relentless and looking colors, love, a new destiny.