Teologia mariana - 9788810432280

Teologia mariana: Scrivere teologicamente di Maria è un atto di fede e di coraggio. Di fede, perché Maria ha una posizione e un ruolo fondamentali nella storia della salvezza accanto a Cristo, in contesto trinitario ed ecclesiale, ed è parte integrante della riflessione teologica e dell'esperienza di fede. Non è questione, infatti, di semplice dottrina, ma anche di un rapporto vitale nei confronti della Madre del Signore. Come ha scritto Karl Rahner, «La devozione reale e autentica a Maria, nella preghiera piena di confidenza in lei, ci può permettere di misurare fino a che punto siamo giunti a penetrare effettivamente, al di là di una fede generica in Dio, la realtà concreta intesa dalla fede cristiana». È anche un atto di coraggio parlare biblicamente, teologicamente e antropologicamente di Maria. Persiste sempre il pregiudizio che la Scrittura parli poco di Maria e che un discorso teologico su di lei sia riduttivo e perfino aleatorio. Uno studio sulla Vergine richiede dunque un certo coraggio e contempla un margine di rischio. Il volume si colloca in una collana di testi rigorosi e agili a un tempo, rivolti soprattutto al pubblico di università, facoltà teologiche, istituti di scienze religiose e seminari.
Writing Mary theologically is an act of faith and courage. Of faith, because Mary has a fundamental position and role in the history of salvation alongside Christ, in the Trinitarian and Ecclesiastical context, and is an integral part of theological reflection and experience of faith. It is not a question, in fact, of simple doctrine, but also of a vital relationship with the Mother of the Lord. As Karl Rahner wrote, "Real and authentic devotion to Mary, in prayer full of confidence in her, can allow us to measure how far we have come to actually penetrate, beyond a generic faith in God, the concrete reality understood by the Christian faith." It is also an act of courage to speak biblically, theologically and anthropologically of Mary. There is always a prejudice that Scripture speaks little of Mary and that a theological discourse about her is reductive and even haphazard. A study on the Virgin therefore requires a certain courage and contemplates a margin of risk. The book is part of a series of rigorous and agile texts at the time, aimed mainly at the public of universities, theological faculties, institutes of religious sciences and seminars.