Le istituzioni dell'agonia. Ergastolo e pena di morte - 9788898963829

Le istituzioni dell'agonia. Ergastolo e pena di morte: Nel mondo, una parte dell'umanità vive una condizione di agonia, non a causa di una malattia terminale, ma perché viene ridotta in agonia attraverso due istituti dei sistemi penali che sono la pena di morte e l'ergastolo. Di queste pene capitali è qui delineata la sostanziale similitudine, attraversando le esperienze delle persone nei bracci della morte e di quelle condannate "fino alla morte del reo". Le 1677 persone attualmente all'ergastolo in Italia costituiscono una presenza luttuosa per quelle porzioni di società che non vogliono che una persona possa essere condannata fino alla morte. Vestire il lutto per l'esistenza di una morte sociale da pena capitale può costituire un modo per rendere palese ciò che viene celato istituzionalmente e culturalmente giustificato attraverso la mostrificazione dei condannati. È sollecitato anche uno spostamento lessicale rispetto all'uso di parole che celano la crudezza della condizione. Solo l'abolizione dell'ergastolo e l'attestarsi del sistema penale sulle pene temporali che già esistono può rimettere in gioco parole abusate come il termine speranza. La sua simbologia può avere senso solo se è scritta in sentenza una data di fine pena.
In the world, a part of humanity lives in a State of agony, not because of a terminal illness, but because it is reduced in agony through two institutes criminal systems that have the death penalty and life imprisonment. Of these death sentences are here outlined the substantial similarity, crossing people's experiences in death rows and the condemned ones "to the death of the offender". The 1677 people currently to life imprisonment in Italy are a mournful presence for those portions of society who do not want a person can be sentenced to death. Dress up the mourning for the existence of a social death by capital punishment may be a way to make clear what is being concealed institutionally and culturally justified through creating monstrosities of the condemned. It also stressed a shift over the use of lexical words that conceal the rawness of the condition. Only the abolition of life imprisonment and the reach of the criminal justice system on the temporal punishment which already exist, can call into play words misused as the word hope. Its symbolism can make sense only if it is written in sentence end date it.