La mente che scodinzola. Storie di animali e cervelli - 9788861841918

La mente che scodinzola. Storie di animali e cervelli: Ci sono due idee sulle menti e i cervelli che diamo per assodate. La prima prende origine dalla concezione secondo cui esisterebbe una sorta di scala ascendente delle creature viventi, che vede collocate sui gradini più bassi le creature meno complesse e meno evolute e agli apici quelle più complesse ed evolute. Tale gerarchia si applicherebbe a tutte le strutture dell'organismo, cervello incluso. Vi sarebbe perciò anche una scala ascendente e progressiva delle funzioni mentali, con la sommità occupata dalla nostra specie. La seconda è l'idea che i cervelli servano a darci una rappresentazione veridica della realtà. Le due idee hanno in comune vari aspetti, tra cui quello, ritiene l'autore, di essere entrambe sbagliate. I biologi sanno che per gli organismi viventi non ha alcun significato parlare di specie più o meno evolute. Tutte le specie viventi sono egualmente evolute. La complessità della vita mentale è associata tradizionalmente al fatto che gli esseri umani avrebbero una migliore, più completa rappresentazione della realtà. Non c'è dubbio che il confronto tra le diverse specie riveli capacità differenti. Ma gli etologi hanno compiuto grandi progressi nello studio della comunicazione animale quando si sono resi conto della falsità dell'assunto secondo il quale la comunicazione serve a trasmettere informazioni veridiche. In natura la comunicazione animale serve principalmente per ingannare e imbrogliare.
There are two ideas on the minds and brains that we take for granted. The first originates from the idea that there is some sort of ascending scale of living creatures, which placed on the lowest creatures less complex and less evolved and the more complex and advanced at the apex. Such a hierarchy would apply to all structures of the body, the brain included. There is therefore also a gradual ascending scale and of mental functions, with the Summit taken by our species. The second is the idea that brains need to give us a true representation of reality. The two ideas have in common several aspects, including that, the author believes to be both wrong. Biologists know that living organisms is meaningless to talk about more or less evolved species. All living species are equally evolved. The complexity of mental life is traditionally attached to the fact that humans would have a better, more complete representation of reality. There is no doubt that the comparison between different species reveal different capacities. But ethologists have made great advances in the study of animal communication when they realized the falsity of the assumption on which the communication is used to transmit information truthful. In nature the animal communication primarily serves to deceive and cheat.