Palazzo Portanova a Reggio Calabria. Una residenza estiva vescovile. Storia, restauro e progetto di riuso - 9788899618261

Palazzo Portanova a Reggio Calabria. Una residenza estiva vescovile. Storia, restauro e progetto di riuso: Il palazzo oggetto del presente volume prende il nome dal cardinale Portanova e fu costruito nella prima metà del XIX secolo quale residenza estiva dei vescovi presso la via Ravagnese, in un'area un tempo immersa nel verde e oggi limitrofa all'Aeroporto dello Stretto. Si tratta di uno dei pochissimi edifici sopravvissuti al terremoto del 1908, testimonianza dell'efficacia dei criteri antisismici imposti all'indomani del terremoto del 1783. Si registrò infatti, all'epoca, una rinnovata attenzione alle buone regole dell'arte del costruire, le quali hanno permesso alle murature di Palazzo Portanova di resistere nel tempo, nonostante lo stato di abbandono e il conseguente degrado in cui ancora oggi si trova. Quanto espresso nel volume ripercorre la storia dell'edificio, già proprietà privata ed espropriato poi dall'Amministrazione Comunale al fine di un allargamento della sede stradale che ne prevedeva la demolizione. Evento poi scongiurato con il salvataggio del palazzo e il relativo vincolo imposto dalla Soprintendenza.
The Palace is the subject of this volume takes its name from Cardinal Portanova and was built in the first half of the nineteenth century as the summer residence of the bishops at the via Ravagnese, in an area surrounded by greenery and neighbouring today at the airport of the Strait. It is one of the few buildings survived the earthquake of 1908, testimony of the effectiveness of seismic criteria imposed in the aftermath of the earthquake of 1783. In fact, at the time, there was a renewed focus on good rules of the art of building, which allowed the walls of Palazzo Parsons to resist over time, despite the State of abandonment and the subsequent degradation in which still stands today. What is expressed in the book traces the history of the building, already privately owned and expropriated then by the municipality to a widening of the roadway which envisaged the demolition. Event then averted with saving the building and its constraint imposed by the Superintendent.